OUIJA: DOPO AVER RISVEGLIATO I POTERI OSCURI DI UN'ANTICA TAVOLA DEGLI SPIRITI, UN GRUPPO DI AMICI SARÀ COSTRETTO AD AFFRONTARE LE PROPRIE PAURE PIÙ PROFONDE. ECCO UN NUOVO THRILLER SOPRANNATURALE PRODOTTO DA MICHAEL BAY(NON APRITE QUELLA PORTA) E JASON BLUM (PARANORMAL ACTIVITY)

Ingredienti per il perfetto film horror: prendi una biondina e falle fare una brutta fine. Prendi una casa che di giorno sembra accogliente ma in realtà è lugubre. Assicurati che non manchino una soffitta, una cantina e qualche porta cigolante. E della carta da parati che ha visto giorni, mesi, anni migliori. Per non dire secoli. Di per sé la carta da parati è già abbastanza horror, dunque… Prendi un gruppo di amici che non si dà pace perché l’amica è morta. Carini, che possano piacere sia ai maschietti che alle femminucce che guardano i telefilm adolescenziali, così i ragazzini vengono al cinema, si mangiano i popcorn, chiacchierano, sospirano e spendono le loro paghette per il biglietto del tuo film. Prendi un giocattolo e fallo diventare il tramite per aprire un varco con l’aldilà. Organizza una seduta spiritica. D’altronde, ognuno si diverte come più gli aggrada: c’è chi è appassionato

di Scarabeo, Monopoli, Risiko, il gioco dell’oca e chi di queste sesquipedali fesserie… Ogni tanto fai saltare le luci o sbattere qualche porta, così magari qualcuno nel pubblico si attaccherà al braccio del vicino come il koala all’eucalipto e almeno potrai dire di aver fatto nascere qualche nuovo amore, che è sempre una bella cosa. Fai morire la gran parte dei protagonisti. Uno per volta, come i dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Inventati un segreto, una ricerca che riporta al passato - (una casa di nuova costruzione mai, eh? Che poi, io dico, certo che questi spiriti, oltre che brutti e cattivi, sono anche esigenti: se non hanno tre camere con cabina armadio, due bagni, la scala in legno massello con la guida in morbida moquette, la piscina, il camino, il giardino e la cucina con la penisola non si azzardano a manifestarsi… Guarda tu se uno per campar

tranquillo deve comprarsi un monolocale nella periferia postindustriale…) - trova una signora saggia che ti spiega come risolvere la questione, fai ingaggiare ai pochi superstiti rimasti una lotta all’ultimo sangue e alla fine fai trionfare il bene. Forse. Mescola il tutto, sale e pepe quanto basta, inforna a duecento gradi per una novantina di minuti e otterrai… Ouija. E tutti i film horror da cinquant’anni a questa parte. Cosa c’è di convenzionale? Tutto. Cosa c’è di originale? Niente. E allora forse c’è da interrogarsi, perché, se continuano a fare film così, l’unico morto vivente non è il fantasma dispettoso (si fa per dire) di turno. È proprio il genere.