ONE HOUR PHOTO: IL ROBIN WILLIAMS PIU' DRAMMATICAMENTE PSICOTICO IN UNO DEI SUOI RUOLI SENSAZIONALMENTE PIU' INTROSPETTIVI
Il 67° Festival del film Locarno (6 - 16 agosto 2014)il 14 Agosto 2014 ha reso OMAGGIO a ROBIN WILLIAMS - 'CELLULOID PORTRAITS' rende Omaggio alla Memoria di ROBIN WILLIAMS - 'Celluloid Portraits Vintage' - I Bellissimi! - THE BEST OF ROBIN WILLIAMS - Già VINCITORE del PREMIO DELLA GIURIA al Festival del Cinema Americano di Deauville e del SATURN AWARD per il 'MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA' (ROBIN WILLIAMS).
(One Hour Photo; USA 2002; Thriller; Produz.: Fox Searchlight Pictures/Catch 23 Entertainment in associazione con Killer Films/Laughlin Park Pictures e (non accreditata) Madjak Films ; Distribuz.: 20th Century Fox)
Cast: Robin Williams (Seymour (Sy) Parrish) Connie Nielsen (Nina Yorkin) Michael Vartan (Will Yorkin) Dylan Smith (Jakob Yorkin) Erin Daniels (Maya Burson) Paul Hansen Kim (Yoshi Araki) Lee Garlington (Cameriera) Gary Cole (Bill Owens) Marion Calvert (Mrs. Von Unwerth) Eriq La Salle (Detective Paul Outerbridge) David Moreland (Mr. Siskind) Shaun P. O'Hagan (Il giovane padre)
Musica: Reinhold Heil e Johnny Klimek
Costumi: Arianne Phillips
Scenografia: Tom Foden
Fotografia: Jeff Cronenweth
Montaggio: Jeffrey Ford
Casting: Deborah Aquila e Tricia Wood
Scheda film aggiornata al:
11 Agosto 2017
Sinossi:
Sy Parrish (Robin Williams) è il tecnico di laboratorio di sviluppo e stampa fotografica in uno stand di un centro commerciale. La sua vita si svolge sotto le luci al neon e quando torna a casa è completamente solo. Sente così la necessità di eleggersi una famiglia ideale: gli Yorkin. Di loro, clienti affezionati, conosce tutti i momenti immortalati nella varie fasi della vita. Si sente addirittura lo zio del loro bambino. Ma qualcosa incrina l'idilliaco e immaginario rapporto. Al suo secondo lungometraggio dopo Static del 1998, Mark Romanek firma un film destinato a rimanere nell'immaginario grazie anche alla prestazione di un Robin Williams mai così controllato. La sua ossessione viene disvelata progressivamente grazie a una recitazione implosa in cui tutte le pulsioni represse sembrano pronte ad esplodere ed invece si inabissano nella psiche di un personaggio scritto con grande attenzione ai particolari e con la consapevolezza di dover andare oltre l'ennesimo ritratto di psicopatico al cinema.
SYNOPSIS:
An employee of a one-hour photo lab becomes obsessed with a young suburban family.
Middle aged Sy Parrish works as a technician at a one hour photo lab located in a SavMart store in a suburban mall. Sy is a lonely man, never having had any friends. He knows much about his customers through the photographs they have developed. But he knows more about the Yorkin family - specifically Nina Yorkin and her adolescent son Jake Yorkin, the two in the family who drop off and pick up the family's photofinishing - than anyone else, the family about who he is obsessed. Nina's husband, Will Yorkin, is incidental to his obsession since Sy has only seen him in photographs. Sy's obsession includes fantasizing about being their favorite "Uncle Sy". He has even been making an extra set of prints for himself of all of their photographs since Jake was a newborn. After an incident at work and after Sy finds out more about the family through a set of photographs, he decides to right the injustices he sees in the only way he knows how. His actions demonstrate his true mental state.
Perle di sceneggiatura
Sy (Robin Williams):
- "Le foto di famiglia ritraggono volti sorridenti, nascite, matrimoni, vacanze, feste di compleanno dei bambini. Si scattano fotografie nei momenti felici della propria vita. Chiunque sfogli un album fotografico ne concluderebbe che abbiamo vissuto un'esistenza felice e serena, senza tragedie. Nessuno scatta una fotografia di qualcosa che vuole dimenticare".
- "I miei clienti non se ne rendono conto, ma le istantanee sono il loro modo di esorcizzare il passare del tempo. Il diaframma scatta, il flash abbaglia... e così fermano il tempo, anche se solo per un istante. E se queste immagini potranno mai avere un significato per le generazioni future, sarà questo: io c'ero, sono esistito. Sono stato giovane, sono stato felice e qualcuno a questo mondo mi ha voluto abbastanza bene da farmi una fotografia".
- "Quasi nessuno fotografa le piccole cose, il cerotto usato, il gestore della pompa di benzina, la vespa sulla marmellata. Ma queste sono le piccole cose che raccontano la vera storia della nostra vita, e la gente non scatta fotografie di queste cose"