Storia d’amore tra una ragazza di famiglia agiata e un affascinante ragazzo di altro ceto sociale. Dopo un incontro folgorante, che rivela subito la forte attrazione tra i due, la loro relazione diverrà più complicata a causa del tentativo dei genitori di separarli.
SHORT SYNOPSIS:
The story of a privileged girl and a charismatic boy whose instant desire sparks a love affair made only more reckless by parents trying to keep them apart.
Commento critico (a cura di FRANCESCA CARUSO)
Shana Feste scrive insieme a Joshua Safran e porta sullo schermo una storia d’amore che profuma di ‘Romeo e Giulietta’, senza tuttavia avere la medesima potenza.
David avrebbe voluto avvicinare Jade durante tutti gli anni di liceo, ma - arrivato alla consegna del diploma – il suo desiderio rimane tale. Il ragazzo lavora come parcheggiatore presso un locale chic e lì incontra Jade, aprendole la portiera dell’auto. I due finalmente si parlano e la ragazza lo invita alla sua festa. Quella che sembra una storia romantica destinata a finire presto, cresce e si fortifica. Il padre di Jade, però, non vuole che la figlia si distragga dal perseguire il suo brillante futuro in medicina e fa di tutto per allontanare i due innamorati.
Un amore senza fine è il remake del film omonimo del 1981 di Franco Zeffirelli, tratto dal romanzo di Scott Spencer, Endless Love. Pubblicato nel 1979, il romanzo ha
venduto oltre 2 milione di copie.
Sceneggiatrice dei suoi tre film, in Un amore senza fine Shana Feste racconta il primo amore e quanto questo possa diventare forte, interessando ogni cellula del proprio corpo e della mente. I personaggi da lei tratteggiati non riescono a stare lontani l’uno dall’altro. Niente conta di più al mondo se non il loro amore. Jade arriva a mandare all’aria il suo internato per trascorrere l’intera estate col suo innamorato. David è elettrizzato dall’avere più tempo da passare insieme. L’ombra del differente status sociale – altro aspetto affrontato da Feste – aleggia tra di loro fin dall’inizio, ma entrambi sembrano non curarsene. Quando, tuttavia, entra in gioco in maniera più pressante e prepotente il padre di Jade, che pone David di fronte alla propria realtà dei fatti, la coppia si destabilizza e vacilla.
Trasponendo la storia di Spencer al giorno d’oggi, Feste sottolinea come alcuni meccanismi e
considerazioni sociali non cambino. Sarà – ancora una volta – il singolo a fare la differenza, andando contro le regole (non scritte) della società .
Questo non sentirsi all’altezza del proprio partner ricorda uno dei mitici film per teenager degli anni ’80, Bella in rosa (1986) con Molly Ringwald e Andrew McCarthy. Nel film l’amico ricco e snob del protagonista parla male della condizione disagiata della ragazza amata, decretandone il suo allontanamento.
Un amore senza fine è indirizzato agli adolescenti, ma non solo: ai sognatori, a coloro che stanno per intraprendere un nuovo cammino di studi o lavorativo e sono messi di fronte a decisioni non facili da prendere. È destinato a coloro che non sanno bene se seguire il cuore o la ragione, e magari vorrebbero conciliarli. Un amore senza fine è una storia d’amore, ma è anche una storia di crescita. Bisogna trovare la forza e il coraggio di esprimere le
proprie attitudini, nonostante possa apparire difficile o addirittura impossibile. È questo il messaggio della cineasta.
A ben guardare sono le tematiche ‘secondarie’ alla storia d’amore a metterla in ombra in più di un’occasione, permettendo allo spettatore di seguire il percorso individuale di Jade e David. E questo non è necessariamente un difetto, se voluto.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Universal Pictures International Italy Marina Caprioli (nbc Universal) e Xister pressplay