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    Home Page > Movies & DVD > Troppo amici - Praticamente fratelli

    TROPPO AMICI - PRATICAMENTE FRATELLI: DAI REGISTI DI 'QUASI AMICI' UN’ALTRA COMMEDIA ESILARANTE CON PROTAGONISTI TRE FRATELLI ED I LORO CARI

    RECENSIONE - Dal 6 DICEMBRE

    "La famiglia è uno dei temi che ci ha sempre affascinato. Rappresenta uno spaccato della realtà di ognuno di noi. Passiamo la vita a cercare di staccarci dalla famiglia, ma allo stesso tempo non possiamo farne a meno tanta è l’influenza che esercita su di noi. E’ alla base della nostra vita, anche se piena di paradossi. Per alcuni è il solo rifugio possibile, per altri una specie di prigione soffocante. Una volta ho letto una definizione di famiglia che spiega bene questo dualismo: 'Vivere insieme ci uccide, separarci è mortale'. Anche se la famiglia in questione non è la nostra, comunque rappresenta bene la famiglia moderna. I nostri film precedenti si basavano sulle esperienze passate, questo invece incarna i nostri pensieri sul presente".
    Il regista Eric Toledano

    "Il soggetto di 'Troppo Amici' ci è venuto naturale, come un’espressione dei pensieri che avevamo in comune e quelli opposti sulla famiglia. O meglio, sulle famiglie, sia quelle 'di sangue' che quelle 'acquisite', come quelle culturali o religiose".
    Il regista Olivier Nakache

    (Tellement proches; FRANCIA 2009; Commedia; 102'; Produz.: Quad+One/Studio 37/Mars Film e TF1 Films Productions con la partecipazione di: Canal+ e Cinécinéma in associazione con Cinemage 3; Distribuz.: Moviemax)

    Locandina italiana Troppo amici - Praticamente fratelli

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    Titolo in italiano: Troppo amici - Praticamente fratelli

    Titolo in lingua originale: Tellement proches

    Anno di produzione: 2009

    Anno di uscita: 2012

    Regia: Olivier Nakache
    Eric Toledano.

    Sceneggiatura: Lucie Truffaut

    Cast: Vincent Elbaz (Alain)
    Isabelle Carré (Nathalie)
    François-Xavier Demaison (Jean-Pierre)
    Audrey Dana (Catherine)
    Omar Sy (Bruno)
    Joséphine De Meaux (Roxane)
    Jean Benguingui (Prosper)
    Max Clavelly (Lucien)
    Lionel Abelanski (Charly)
    Renée Lecalm (Geneviève)
    Catherine Hosmalin (Nicole)

    Musica: Frédéric Talgorin

    Costumi: Caroline De Vivaise

    Scenografia: Hervé Gallet

    Fotografia: Rémy Chevrina (A.F.C)

    Montaggio: Dorian Rigalansous

    Casting: Sylvie Peyrucq (Arda)

    Scheda film aggiornata al: 28 Dicembre 2012

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Quando Alain (Vincent Elbaz) ha sposato Nathalie (Isabelle Carré) non sapeva che avrebbe sposato anche tutta la sua famiglia. C’è Jean-Pierre (Francois-Xavier Demaison), il cognato accompagnato dalla moglie Catherine (Audrey Dana) e la perfettissima nipote Gaëlle. C’è Roxane (Joséphine De Meaux), la cognata, che in preda all’accelerazione del suo orologio biologico assilla la vita di Bruno (Omar Sy). Stasera tutti a cena da Jean-Pierre…

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    FAMIGLIA SI, MA... ALQUANTO 'DISFUNZIONALE' O, PER MEGLIO DIRE, UN TANTINO 'SBROCCATA'

    Nulla a che vedere con il precedente Quasi amici (2011), dove i toni si facevano di per sé già più intensi a livello tematico con la figura del ricco paraplegico Philippe (François Cluzet), e dove Omar Sy, salito agli onori della ribalta (César al 'Miglior Attore' 2012) proprio con il ruolo del badante Driss, aveva a suo favore il tempo e i modi dettati da uno script ben più solido per esprimere al meglio il suo carisma sul piano dell'espressione artistica. Personaggi torniti di tutto punto che hanno brillato per umorismo, commozione e portata del messaggio etico-sociale. Un film comico ma di spessore. Cosa che la coppia di registi Olivier Nakache ed Eric Toledano, non è riuscita a bissare in Troppo amici - praticamente fratelli (2012). Non si sa per quale ragione questa volta abbiano preferito defilarsi dalla diretta

    responsabilità di scrivere anche la sceneggiatura (di Lucie Truffaut) limitandosi alla regia, ma il risultato è che la struttura dell'odierna pellicola scricchiola non poco.

    Qui, in Troppo amici, l'epicentro di un 'puzzle' di 'episodi' che si intersecano tra loro fino a comporre una storia - a tratti caotica e persino catastrofica, tirata fino allo scollegamento, annaffiata di una annacquata miscela di surreale - si attiva sul pianeta 'famiglia'. Una famiglia che parte alla grande con la scoppiettante e divertente coppia Alain (Vincent Elbaz)-Nathalie (Isabelle Carre’), con prole al seguito, tra cui il figlioletto maggiore Lucien (Max Clavelly), naturalmente predisposto all'effetto tornado. Nucleo in cui si annida la sottotrama di crisi coniugale, il tipo di uomo che si crogiola in un improprio prolungamento dell'infanzia, responsabilità paterne e genitoriali, il tutto mixato nel pentolone delle singole realtà delle rispettive famiglie di provenienza, con fratelli e sorelle, cognati e cognate, suoceri, qualche parente in

    odore di acquisizione, cui non poteva mancare il coperchio che come nome della 'zuppa' sfoggia 'il senso della famiglia'. Una famiglia 'disfunzionale' a tutti gli effetti, non c'è che dire, ma anche a questo 'fiume in piena' dovevano esser posti degli 'argini' di maggiore plausibilità: iI personaggio di Roxane (Joséphine De Meaux) ad esempio, suona come stucchevolmente 'surreale' ed Omar Sy (il medico di colore Bruno scambiato sempre per infermiere) sembra qui colto in contropiede, quasi non riuscisse a trovare pane per i suoi denti per una ribattuta con un qualche senso logico, restandosene per lo più in sottotono per tutto il film fino alla scena madre, peraltro eccessiva, volta a rivendicare diritti evidentemente ancora non completamente digeriti sull'onda del pregiudizio razziale, motivo che ogni tanto riaffiora in qualche residuo tentativo di sopravvivere. E' inoltre nella parte centrale - quando si introducono altre invadenti e improbabili realtà, con le famiglie

    ebraiche e pakistane ospiti nelle rispettive case di Nathalie e del fratello Jean-Pierre (François-Xavier Demaison) - che la storia sembra smarrire la sua rotta, mentre i capitani della nave Nakache -Toledano dimostrano di riuscire a controllare bene il timone, sia all'inizio che alla fine, dove, a parte qualche frettoloso raffazzonamento sull'onda della riconciliazione di coppia, trovano pure spazio per instillare qualche goccia di commozione nel bell'epilogo a sorpresa, quello che finisce per dare il valore di un'autenticità universale al nome del coperchio. E quel che si era sottilmente insinuato come una nuova versione di Parenti serpenti in salsa francese, va a guadagnarsi il suo premio sull'onda del riscatto di una famiglia, nel senso più 'allargato' del termine. E comunque, pur sempre una famiglia, per quanto un tantino 'sbroccata', come sottoscrivono pure i fotogrammi integrativi sui titoli di coda.

    Bibliografia:

    Nota: Si ringrazia Sara Bocci (Moviemax)

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di TROPPO AMICI

    Links:

    • Omar Sy

    • Audrey Dana

    • François-Xavier Demaison

    • Isabelle Carré

    • Vincent Elbaz

    • Troppo amici - Praticamente fratelli (DVD)

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    Galleria Video:

    Troppo amici - trailer

    Troppo amici - trailer (versione originale) - Tellement proches

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