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TORNANDO A CASA PER NATALE: DAL REGISTA DI 'KITCHEN STORIES', 'FACTOTUM' E 'IL MONDO DI HORTEN', UN'INTRIGANTE COMMEDIA AGRODOLCE CHE INTRECCIA DELICATAMENTE STORIE D'AMORE E NOSTALGIA, DI SOGNI E SPERANZE, NASCITA E MORTE...
RECENSIONE - TORONTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2010 – Concorso - DONOSTIA – SAN SEBASTIAN FILM FESTIVAL 2010 – Concorso - Premio della Giuria Miglior Sceneggiatura - Dal 3 DICEMBRE
"(….) Le vicende di queste persone non sono strettamente legate al Natale, sarebbero potute accadere in qualsiasi periodo, ma il Natale rappresenta un momento particolare della vita, pieno di aspettative, di desiderio, rappresenta un quadro perfetto per poter raccontare qualcosa sulla vita delle persone (…)".
Il regista Bent Hamer
(Hjem til Jul, NORVEGIA/SVEZIA/GERMANIA 2010; Commedia; 85'; Produz.: BulBul Film-Norvegia, Filmimperiet Only Soft Presents Under the Tree–Svezia, ZDF/ARTE e Pandora Filmproduktion-Germania ; Distribuz.: Bolero)
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Titolo in italiano: Tornando a casa per Natale
Titolo in lingua originale:
Hjem til Jul
Anno di produzione:
2010
Anno di uscita:
2010
Regia: Bent Hamer
Sceneggiatura:
Bent Hamer
Soggetto: Tratto dal romanzo Only Soft Presents Under the Tree di Levi Henriksen.
Cast: Arianit Berisha (Goran ) Sandy Lesmeister (Anka) Nadja Soukup (Madre di Goran) Nina Zanjani (Madre ) Igor Necemer (Padre) Trond Fausa Aurvåg (Paul ) Fridtjov Såheim (Knut) Morten Ilseng Risnes (Thomas) Sarah Bintu Sakor (Bintu ) Issaka Sawadogo (Padre di Bintu) Joachim Calmeyer (Simon) Reidar Sørensen (Jordan) Nina Andresen-Borud (Karin ) Tomas Norström (Kristen) Cecilie Mosli (Elise) Cast completo Ingunn Beate Øyen (Joanne) Levi Henriksen (Sicurezza) Kristine Rui Slettebakken (Tone ) Kyrre Haugen Sydness (Hroar) Aina Emilie Bækkevold (Turid) Marcus Eiel Fagervik (Torbjørn)
Musica: John Erik KAADA
Costumi: Karen Fabritius Gram
Scenografia: Eva Norén e Tim Pannen
Fotografia: John Christian Rosenlund, Jan Ung, Martin Valentin Menke
Montaggio: PÃ¥l Gengenbach (nfk) e Silje Norseth (nfk)
Makeup: Therese Rødsand Gaarde
Casting: Celine Engebrigtsen (Stella Casting)
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Il film, tratto da una selezione di racconti brevi del norvegese Levi Henriksen, Only Soft Presents Under the Tree, narra la storia di un gruppo di persone di una piccola cittadina immaginaria le cui vite si intrecciano.
Facendo seguito al prologo, ambientato a Wartown, in ex Yugoslavia, il film segue diverse forme di celebrazioni del Natale nella cittadina norvegese di Skogli.
Tra le storie, ci sono quella di un uomo che si traveste da Babbo Natale per rivedere la ex moglie e i figli senza essere riconosciuto, di un vecchio asso del calcio alcolizzato che vuole tornare a casa per le vacanze, di una donna che crede che l’amante sposato lascerà finalmente la moglie dopo Natale, di uno studente che finge che la famiglia protestante non festeggi il Natale per stare con la graziosa compagna di classe musulmana e di una coppia serbo-albanese dal passato oscuro, chiusa in un cottage isolato.
Commento critico (a cura di ENRICA MANES)
PRELIMINARIA - LA CASA, 'MCGUFFIN' DEI VARI RACCONTI CHE FANNO LA STORIA DEL FILM:
Dopo il ritratto di Henry Chinaski in Factotum e il congedo silenzioso del protagonista de Il Mondo di Horten, Bent Hamer continua a raccontare la solitudine dei suoi personaggi questa volta in un film corale, fatto di sogni e di speranza, illuminato dal gusto dolce amaro che lascia in bocca la vita. Il paesaggio imbiancato di una piccola cittadina della Norvegia diventa una geografia dell’attesa, popolata di individui che portano il peso delle mutilazioni auto inflitte degli affetti. Uomini e donne che hanno perduto la strada, che cercano un modo per tornare e per andare avanti, che sognano di poter vivere un’altra vita, come il piccolo Paul che preferisce rimanere a guardare le stelle, fingendo per una notte di non avere un Natale da festeggiare.
La “casa†del titolo diventa allora lo spazio vuoto di un’esistenza che |
non è stata, ma che sarebbe potuta essere quella di Jordan, il campione di calcio oggi sepolto dietro il volto di barbone o quella del padre e marito che ha perduto tutto, che non riesce ad arrendersi e si lancia in una rocambolesca rincorsa di ciò che non potrà più esistere. E ancora la casa è quel luogo smarrito nel silenzio di chi ha smesso di ascoltare i propri desideri, ma dove è ancora possibile tornare, come per il medico che riscopre la vita.
COMMENTO CRITICO:
Intrecci di vite e di vissuto, perché ogni individuo porta con sé il suo bagaglio quotidiano e a volte bisogna fare i conti con il passato.
Ciò che accomuna i ritmi della vita di ogni uomo sono i rituali, le feste, e la casa. Nomi, cose, momenti validi a prescindere dal paese di origine, dall’età di chi li vive, perché casa e Natale rappresentano un momento di |
passaggio, dove aspettative e desideri si condensano e prendono forma nella ricerca di quel qualcosa che manca. E che manca sempre nella vita dell’uomo.
Sembra che l’universo, nel microcosmo narrato da Brent Hamer e tratto dai racconti di Levi Henriksen, si sia perso alla ricerca di qualcosa che l’uomo, nei suoi errori, non riesce forse ad afferrare mai.
Storie amare in cui passato e presente si intrecciano in uno smarrimento continuo che parte dal dolore interiore, e passa attraverso l’incapacità di essere pienamente se stessi e di non vedere quello che l’altro è pronto talvolta a offrire per noi.
Due uomini sono posti a guida di questi cammini intrecciati, il medico e il viandante dal passato di calciatore, il primo destinato a ritrovare se stesso e lo spirito del Natale attraverso la vita, il secondo beffato di nuovo da un destino che non lo vuole più nemmeno riconosciuto dalla gente. Non ci |
sarà ritorno per lui, ma solo la casa del silenzio e della solitudine in cui anche i genitori lo attendono nelle ore tristi della loro vecchiaia.
Ma per Knut la rivelazione arriva sotto forma di una “nuova natività â€, sotto la stella buona dell’aurora boreale mentre due ragazzini, lui protestante e lei musulmana, osservano il cielo nella notte magica di Natale.
Sono in molti ad aver smarrito la strada, ma resta la speranza per chi qualcosa di nuovo può ancora costruirlo davvero. |
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Commenti del regista
"La ragione principale per cui ho deciso di realizzare un film basato sulla raccolta di
racconti di Levi Henriksen è rappresentata proprio dal fatto che, a mio avviso, questi
avrebbero funzionato a prescindere da qualsiasi riferimento al Natale.
All’inizio avevo scelto dodici racconti del libro, poi ne ho esclusi alcuni, fino ad
arrivare a sei; inoltre, ho rielaborato una storia che è poi diventata il prologo e
l’epilogo del film. Ci sono tanti personaggi, tante situazioni attraverso le quali viene
raccontato il Natale: oltre ad essere un racconto di Natale, è anche una riflessione sul
significato di “casaâ€.
Le vicende di queste persone non sono strettamente legate al Natale, sarebbero
potute accadere in qualsiasi periodo, ma il Natale rappresenta un momento
particolare della vita, pieno di aspettative, di desiderio, rappresenta un quadro
perfetto per poter raccontare qualcosa sulla vita delle persone.
La storia dei due rifugiati era già in un racconto, l’ho rielaborata, cercando di dare
maggiore spessore a questi personaggi e trasformandoli in una sorta di filo
conduttore del film: è attraverso le piccole storie che diventa possibile vedere
qualcosa di più 'grande'".
Pressbook:
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Links:
Galleria Fotografica:
Galleria Video:
Tornando a casa per Natale - trailer
Tornando a casa per Natale - clip 1
Tornando a casa per Natale - clip 2
Tornando a casa per Natale - clip 3 (versione originale)
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