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DIANE WELLINGTON: 'LA SEQUENZA A SE' STANTE DI UN LUNGOMETRAGGIO'
67. Mostra del Cinema di Venezia (1-11 Settembre 2010) - ORIZZONTI - RECENSIONE
"'Diane Wellington' è una sequenza 'a sé stante' di un lungometraggio, che racconta una storia americana a partire da alcune vicende individuali. Il film sottolinea che siamo tutti Americani e che quelle storie potrebbero essere le nostre. 'Diane Wellington' dimostra come l'essere donna sia sempre più drammatico dell'essere uomo".
Il regista Arnaud des Pallières
(Diane Wellington FRANCIA 2010; drammatico (cm); 15'; Produz.: Les Film hatari)
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Titolo in italiano: Diane Wellington
Titolo in lingua originale:
Diane Wellington
Anno di produzione:
2010
Anno di uscita:
2011
Regia: Arnaud des Pallières
Sceneggiatura:
Arnaud des Pallières
Cast:
Musica: Martin Wheeler
Montaggio: Arnaud des Pallières
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Diane Wellington scomparve nel 1938 in South Dakota a quindici anni. E' stata appena ritrovata.
Commento critico (a cura di SONIA CINCINELLI)
Diane Wellington è la storia agghiacciante di una giovane donna che scompare inspiegabilmente dalla sua cittadina del Dakota, un cortometraggio di Arnaud des Pallières, regista, sceneggiatore e montatore di tutti i suoi film. Immagini di repertorio sfilano come in un film muto, le didascalie raccontano la storia di una giovane donna ricca che aveva intorno a sé false amicizie, persone che le si avvicinavano solo per interesse. Un giorno la donna scompare e la coltre di mistero che avvolge questa vicenda fa scaturire leggende su Diane, tutte storie a lieto fine. Ma la realtà è un'altra, dopo molti anni vengono rinvenute, sepolte in un giardino le ossa della donna e del feto che portava in grembo. Un tentato aborto e una storia di violenza. Le immagini all'inizio in bianco e nero che mostrano persone sorridenti, vengono a breve sostituite da un lungo ed agonizzante fischio di un treno in corsa: |
“Sarà stata sola? O un uomo l'accompagnava, lasciandola riversa nel terreno a guardare i fari della macchina che si allontanavano?†Queste inquietanti domande investono lo spettatore che attonito si trova trascinato in un viaggio sfrenato di un treno in agonia, il fischio si fa sempre più assordante, ti entra nel corpo ed amplifica la sensibilità dei sensi. Una storia tragica, una ballata americana, un film concettuale per una vita spezzata, concentrato ed efficace, in breve: bellissimo. |
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Links:
• 'ORIZZONTI A VENEZIA '67' - SEZIONE APERTA E POSITIVAMENTE INCERTA (CineSpigolature)
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