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X-MEN LE ORIGINI: WOLVERINE - HUGH JACKMAN E' DI NUOVO UN'IMPLACABILE MACCHINA DA GUERRA DALLE SORPRENDENTI DOTI TAUMATURGICHE. MA TRA LA GRAN MOLE DI AZIONE ED AVVENTURA OCCHIEGGIANO I POTENTI CONFLITTI EMOTIVI DEI PERSONAGGI
"Certo, il film deve possedere un forte impatto visivo, così come delle scene d’azione sorprendenti. Ma bisogna anche rimanere conquistati dalla storia e dai
protagonisti. E l’idea fondamentale del film è l’ambiguità di un personaggio che non si trova a suo agio con se stesso e che è in guerra con la propria natura, una dinamica interessante da esplorare. Il tema del conflitto interiore alimenta e arricchisce il film, cosicché l’azione non è mai fine a se stessa".
Il regista Gavin Hood
(X-Men Le origini: Wolverine AUSTRALIA/USA/CANADA 2009; 107'; Thriller d'azione fantasy Sci-Fi; Produz.: Twentieth Century-Fox presenta una produzione Marvel Entertainment in associazione con: Donners' Company/Seed Productions/Dune Entertainment; Distribuz.: 20th Century Fox)
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Titolo in italiano: X-Men Le origini: Wolverine
Titolo in lingua originale:
X-Men Origins: Wolverine
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2009
Regia: Gavin Hood
Sceneggiatura:
David Benioff e Skip Woods
Soggetto: PRELIMINARIA:
X-MEN LE ORIGINI - WOLVERINE, il primo capitolo della saga degli X Men, associa Wolverine con altre leggende dell’universo degli X Men in un’epopea rivoluzionaria che vede i mutanti lottare contro nemici spietati che hanno l'obiettivo di eliminarli.
Hugh Jackman ritorna nel ruolo che lo ha reso una superstar: un’implacabile macchina da guerra che possiede delle incredibili doti taumaturgiche, artigli di adamantio e una furia primordiale spaventosa. X-MEN LE ORIGINI - WOLVERINE rimane fedele al tono della serie di film degli X-Men, mantenendo un equilibrio tra spettacolo e realtà , ma ne accentua gli aspetti emotivi, sentimentali e relazionali.
Il film presenta anche una squadra di mutanti – il Team X - molto attesi dal pubblico cinematografico. Il Team è un gruppo di militari sotto copertura composto
esclusivamente da mutanti. I suoi membri sono: Wolverine; suo fratello Victor Creed, anche conosciuto come Sabretooth, un essere feroce dai poteri inimmaginabili; Wade Wilson, che più tardi prenderà il nome di Deadpool, un mercenario specializzato in alta tecnologia e bravissimo con la spada; Agente Zero, un esperto segugio e un cecchino letale; Wraith, in grado di teletrasportarsi; Fred J. Dukes, anche conosciuto come Blob, un colosso obeso e fortissimo; e Bradley, che può controllare l’elettricità . A dirigerli c’è William Stryker, un personaggio presentato in X2, ma le cui origini e ragioni vengono ora esplorate approfonditamente, considerando che il rapporto complesso di Stryker con
Wolverine è alla base di buona parte del passato (e del futuro) di Logan...
Mentre i precedenti tre film degli X-Men erano ambientati in un futuro prossimo, la storia principale di X-MEN LE ORIGINI –WOLVERINE, che rappresenta il primo capitolo dalla saga, si svolge prima degli eventi di quei titoli, in un passato non troppo distante, all’incirca negli anni settanta. Ma la portata epica della nuova pellicola
comprende dei flashback che tornano indietro di 150 anni, con delle dimensioni e ambizioni inedite anche per queste serie imponenti...
Cast: Hugh Jackman (Logan/Wolverine) Liev Schreiber (Victor Creed) Danny Huston (Stryker) Will.I.Am (John Wraith) Lynn Collins (Kayla Silverfox) Kevin Durand (Fred Dukes) Dominic Monaghan (Bradley) Taylor Kitsch (Remy LeBeau) Daniel Henney (Wade Wilson) Scott Adkins (Arma XI) Tim Pocock (Scott Summers) Julia Blake (Heather Hudson) Max Cullen (Travis Hudson) Troye Sivan (James) Michael James Olsen (Dog - giovane Creed) Cast completo Peter O'Brien (John Howlett) Aaron Jeffery (Thomas Logan) Alice Parkinson (Elizabeth Howlett) Phil Patterson (Responsabile squadra) Myles Pollard (Phelan) Stephen Anderton (Marcuse) Chris Sadrinna (Van Mier) Septimus Caton (Barista) Matthew Dale (Chirurgo)
Musica: Harry Gregson - Williams
Costumi: Louise Mingenbach
Scenografia: Barry Robinson
Fotografia: Donald M. McAlpine
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
... X-MEN LE ORIGINI - WOLVERINE esplora (anche) la tragica storia d’amore di Logan con Kayla Silverfox. Il destino di Kayla provoca il coinvolgimento di Logan con il programma Arma X, un esperimento militare segretissimo costato miliardi di dollari, in cui sono impegnati in prima persona Wolverine e altri mutanti. Tra questi, ci sono Gambit, un giovane Scott Summers (in seguito conosciuto come Ciclope); una bellissima giovane mutante chiamata Emma Frost; e il già menzionato Deadpool, contro cui Wolverine sarà impegnato nella sua prova più difficile...
IN ALTRE PAROLE:
X-Men – Le origini: Wolverine è uno spin-off della saga fantascientifica sui mutanti X-Men. Il soldato Logan (Hugh Jackman) decide di sottoporsi al programma militare Arma X, dove viene immerso in un misterioso liquido dal quale emerge completamente “diversoâ€. È in questo laboratorio, infatti, che i suoi artigli, eredità di una nascita condizionata dal gene mutante X, vengono ricoperti di adamantio (sostanza indistruttibile). A seguito di questa operazione, i suoi artigli e la sua capacità di ricostruire istantaneamente i tessuti corporei danneggiati lo trasformano nel super-soldato Wolverine che dovrebbe dare inizio a una nuova era. È solo dopo la morte della ragazza che ama per mano di Victor Creed, il responsabile del terribile esperimento, che Wolverine intraprende la strada della vendetta.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Al quarto episodio della saga di X-Men si torna alle origini per concentrarsi sulla “giovinezza†di Wolverine, uno dei mutanti più amati dal grande pubblico e sicuramente nodo fondamentale delle intricate vicende. Si portano alla luce le sue origini, che affondano in un freddo Canada di metà Ottocento, e in una carrellata iniziale si racconta della vita passata a combattere da una guerra all’altra (da quella civile del 1861-1865 alle due guerre mondiali fino a quella del Vietnam e via discorrendo). A dirigere il traffico stavolta c’è il sudafricano Gavin Hood (premio Oscar per il film straniero nel 2006 del coinvolgente Il suo nome è Tsotsi e autore di Rendition) e grazie a lui il risultato è più compatto e asciutto del solito. L’azione è sempre fondamentale in questa tipologia di produzioni e aver votato la pellicola quasi esclusivamente a questo è risultata una scelta vincente perché qualsiasi altra soluzione |
sarebbe sembrata stantia e ripetitiva. Sicuramente il pubblico pagante non va a vedere la saga di X-Men per trovarsi di fronte un esempio di saggezza narrativa, ma vuole vedere azione, movimento, lotta. E questi elementi ci sono tutti, come è giusto che sia, mentre la storia è spolpata all’osso, essenziale, ma pur sempre funzionale ai combattimenti. E anche questo è giusto perché in questi casi “troppa†storia annulla lo scopo “primordiale†del film e lo farebbe risultare ancora meno originale di quello che è.
Oramai di prequel, sequel, remake siamo inondati fino all’inverosimile. Sembra che le idee non esistano più e questo ci sta portando di fronte ad un nichilismo totale del mondo della cultura e delle arti. E non solo lì. Vogliamo vedere sempre le stesse cose e pagare per esse. Di fronte a questa prospettiva, un ennesimo X-Men fatto bene appare il male minore. Anzi, il film è |
intrattenimento puro, è divertente, fa passare quasi due ore in rilassante goliardia a chi si appresta a vederlo. Ovviamente non è più di questo, e sicuramente non è cinema perché non si può definire cinema, nel senso più elevato del termine, un qualcosa che sfrutta solo il suo mezzo meccanico, ossia la macchina da presa, senza dargli qualcosa in cambio. Il cinema, quello vero, è quel qualcosa che appare in maniera sottile, invisibile, di soppiatto, ma allo stesso tempo è sbattuto sulla faccia di chi lo guarda. Inutili e velleitarie filosofie a parte, dal punto di vista tecnico X-Men le origini- Wolverine è ineccepibile: montaggio da capogiro, suono da brivido, effetti speciali funzionali. Insomma uno scacciapensieri regolato ad arte. Abituatici a vedere Hugh Jackman nei panni di Logan/Wolverine è naturale che l’occhio osservativo si butta maggiormente sul lavoro di due attori di grande talento, ma come in molte pellicole |
a cui hanno partecipato in passato, ancora una volta nelle vesti di “cattiviâ€: stiamo parlando di un “luciferino†Danny Huston, votato ad un approccio privo di sbavature nel portare sullo schermo il suo Stryker, e di un “felino†Liev Schreiber nei panni di Victor Creed/Sabretooth, fratello di Wolverine. Và però detto che sarebbe preferibile apprezzarli in pellicole di ben altro calibro. In generale, i fan della serie saranno sicuramente soddisfatti dal prodotto finito, in attesa di altro episodio. Incentrato su chi?
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Links:
Galleria Fotografica:
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Wolverine (Versione italiana Trailer 1).mov
wolverine (versione originale inglese Trailer 2).mov
wolverine (versione originale inglese Spot 3).mov
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