MUUKALAINEN: SU QUESTO SPACCATO NORDICO L'OMBRA LUNGA DI INGMAR BERGMAN

C’è un che di macabro nella casa del silenzio e delle stagioni quando, a turbare e insinuarsi nella vita quotidiana del protagonista e della mamma, arriva lo straniero.
Guidati dagli occhi e dai gesti ritmati, dal susseguirsi ripetuto delle stagioni, ci si immerge in un universo di puri suoni nella foresta finlandese, guidati dai sensi acuiti del protagonista che di questo visitatore percepisce il lato oscuro.
A tratti di un simbolismo fortemente espressivo, Muukalainen unisce ad una fotografia lirica e descrittiva una spiccata attenzione per il dettaglio.
Come le inquadrature che indugiano fin dalle prime scene in circolari punti di vista, un occhieggiare sulla realtà che disvela, grazie ad un montaggio fortemente personale e connotativo, l’essenza interiore e l’esperienza del protagonista in un linguaggio tipicamente nordico, dagli accenti Bergmaniani, in un vissuto che diviene tacita empatia.

ENGLISH VERSION :

MUUKALAINEN

There is something macabre in the house of silence and seasons when to

infiltrate and disrupt the daily life of the protagonist and the mother, the stranger arrives.
Guided by the eyes and rhythmic gestures, going through the succession of the seasons, all is immersed in a world of pure sound into the forest, guided by the senses even more that the protagonist perceives the visitor’s dark side.
Drawn by a highly expressive symbolism, Muukalainen, combine photography and a lyrical descriptive strong attention to detail.
As the shots that delays in the very early scene in a circular points of view, a peeping out on reality, thanks to a highly personal connotative editing, the essence of interior and experience of the protagonist in a Nordic typical language, with peculiar reminescences of Bergman’s accent, in a living that became a tacit empathy.