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IO VI TROVERO': UN'ALTRA CACCIA SPIETATA PER LIAM NEESON CHE QUESTA VOLTA DEVE VEDERSELA CON IL RAPIMENTO DELLA FIGLIA DA PARTE DI UN'ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PRO-PROSTITUZIONE
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Titolo in italiano: Io vi troverò
Titolo in lingua originale:
Taken
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2008
Regia: Pierre Morel
Sceneggiatura:
Luc Besson e Robert Mark Kamen
Cast: Liam Neeson (Bryan) Maggie Grace (Kim) Famke Janssen (Lenore) Xander Berkeley (Stuart) Katie Cassidy (Amanda) Olivier Rabourdin (Jean Claude) Leland Orser (Sam) Jon Gries (Casey) David Warshofsky (Bernie) Holly Valance (Diva) Nathan Rippy (Victor) Camille Japy (Isabelle) Nicolas Giraud (Peter) Gérard Watkins (Saint Clair)
Musica: Nathaniel Mechaly
Costumi: Pamela Lee Incardona
Scenografia: Hugues Tissandier
Fotografia: Michel Abramowicz
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Bryan, un ex agente dei servizi segreti (Liam Neeson), sta parlando al telefono con la propria figlia Kim (Maggie Grace), quando, suo malgrado, accade l'impensabile: il colpo basso del rapimento da parte di un'organizzazione criminale specializzata nell'orchestrare sequestri di persona, appuntati su giovani donne, con l'unico scopo di drogarle ed inserirle in un giro di prostituzione. Quale incubo peggiore di questo per un padre? Soprattutto se, come in questo caso, con il tempo tiranno, lui si trova a Los Angeles mentre sua figlia si trova a Parigi.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
FLASH MOVIE:
Che dire? Non pecca certo di originalità questo Io vi troverò di Pierre Morel che punta spudoratamente tutto sul carisma di un Liam Neeson qui più fuori che sopra le righe. Non perché non regga il ruolo, anzi, tutt’altro: non gli ha mai fatto difetto riuscire a farsi seguire dallo spettatore in ogni sua performance, normalmente sempre carica di un certo livello di pathos introspettivo (Michael Collins, K-19).
Ma, in questo caso, si fa un po’ fatica a vederlo in una veste per lui tanto inconsueta quanto riduttiva della sua reale portata misurabile in profondità . Forse galeotto fu il fascino della sfida di abbracciare un ruolo da vero duro, un macho integrale con cui finisce per autoincastonarsi quale icona alternativa nella sovraffollata schiera degli inaffondabili ‘uomini d’acciaio’, perfettamente in grado di shakerare Rambo con Bond, per offrire, ahimè, un cocktail fin troppo ‘inflazionato’, sia sul piccolo che sul grande schermo. |
Ne esce una sorta di infallibile e inespugnabile energumeno - in linea con i canonici dettami hollywoodiani che dominano anche tutto il resto - addestrato, per vizio di forma professionale, a funzionare, all’occorrenza, come inappellabile ‘macchina di morte’. E questa si direbbe la parte migliore perché lo scenario su cui si muove il personaggio, si rivela difatti un conglomerato di clichè peraltro non sempre liberi da banalizzazioni di genere. Lo si capisce fin dalle prime battute con il suo sogno del compleanno della figlia a cinque anni, lo sguardo al risveglio rivolto alla foto che la ritrae ormai adolescente fatta, e la messa in scena ‘sentimentalista’ della consegna ‘forzata’ di un regalo che si rivelerà inappropriato alla mega festa del suo diciassettesimo compleanno, scenario dominato da una madre egocentrica e a dir poco superficiale, sua ex moglie accompagnata con un miliardario in grado di fare i regali giusti: ad esempio |
uno stallone nero come la notte, tale da vanificare ogni altra pur amorevole alternativa di omaggio.
Si salva, per quanto non certo inedita, la volontà di far calare lo spettatore nella stratificata capillarità del traffico umano di giovani donne, là dove la droga è l’anticamera di una prostituzione pianificata a più livelli di consumazione sul piano internazionale, là dove Parigi ‘non è sempre Parigi’, in particolare per giovani turiste straniere alquanto sprovvedute, tanto almeno quanto certe madri, catastroficamente inadeguate e dunque gravemente dannose, per il privato ambito familiare così per quello pubblico sociale, tali da rendersi, come in questo caso, inconsapevoli complici delle inevitabili conseguenze. Se poi si pensa che non tutte hanno un Rambo per padre…!
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Links:
Galleria Fotografica:
1
Io vi troverò (Versione italiana).mov
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