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    Home Page > Movies & DVD > Nessuna verità

    NESSUNA VERITA': RIDLEY SCOTT UNISCE LEONARDO DICAPRIO E LA SUA STELLA PREDILETTA RUSSELL CROWE PER MOSTRARE COME IN UN MONDO BASATO SULLA MENZOGNA UN UOMO SOLO POSSA FARE LA DIFFERENZA

    "Le informazioni rappresentano il filo conduttore... ed il sottotitolo potrebbe essere che non ci si può fidare di nessuno neanche del proprio migliore amico. Come volti le spalle per un secondo se ne approfittano. E se gestisci un’organizzazione importante per la sicurezza nazionale, senza un atteggiamento di questo genere finirai per essere debole e vulnerabile. Questo è quello che bisogna fare... Mi piaceva l’idea di scoprire i contrasti tra l’uomo della strada e l’uomo al comando... Un uomo che fa quel tipo di lavoro deve avere una buona metodologia che gli permetta di essere efficiente… una metodologia che spesso è violenta".
    Il regista Ridley Scott

    (Body of Lies USA 2008; drammatico; 129'; Produz.: De Line Pictures/Scott Free Productions; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia)

    Locandina italiana Nessuna verità

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Nessuna verità

    Titolo in lingua originale: Body of Lies

    Anno di produzione: 2008

    Anno di uscita: 2008

    Regia: Ridley Scott

    Sceneggiatura: William Monahan

    Soggetto: Tratto dall'omonimo romanzo del giornalista americano David Ignatius, che per dieci anni si è occupato di questioni relative alla CIA ed al medio oriente per il "The Wall Strret Journal" e che poi è entrato al "The Washington Post", dove attualmente è editore associato e giornalista.

    Cast: Leonardo DiCaprio (L'agente della CIA Roger Ferris)
    Russell Crowe (Ed Hoffman)
    Mark Strong (Hani)
    Golshifteh Farahani (Aisha)
    Simon McBurney (Garland)
    Alon Aboutboul (Al-Saleem)
    Ali Suliman (Omar Sadiki)
    Carice van Houten (Gretchen Ferris)
    Oscar Isaac (Bassam)
    Vince Colosimo (Skip)
    Mehdi Nebbou (Nizar)
    Kais Nashif (Mustafa Karami)
    Michael Gaston (Holiday)
    Jameel Khoury (Marwan)
    Lubna Azabal (Cala sorella di Aisha)
    Cast completo

    Musica: Marc Streitenfeld

    Costumi: Janty Yates

    Scenografia: Arthur Max

    Fotografia: Alexander Witt

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Il protagonista della vicenda Roger Ferris (Leonardo DiCaprio) è un agente della CIA impegnato nella lotta al terrorismo. Reduce da una missione in Iraq che gli ha procurato una grave ferita alla gamba, viene incaricato di penetrare la rete di un importante terrorista conosciuto come Suleiman, che sta portando morte e distruzione in Medio Oriente...

    IN DETTAGLIO:

    Roger Ferris (Leonardo DiCaprio) è l’uomo migliore di cui dispongono i servizi segreti americani, in luoghi dove la vita umana non vale più delle informazioni che può dare. In situazioni che lo portano a girare tutto il mondo, la sopravvivenza stessa di Ferris spesso dipende dalla voce che si trova all’altra estremità di un telefono segreto — il veterano della CIA, Ed Hoffman (Russell Crowe). Creando le sue strategie tramite un computer portatile nei quartieri periferici, Hoffman è sulle tracce di un importante terrorista che ha organizzato una serie di bombardamenti eludendo la più sofisticata rete di servizi segreti del mondo. Per attirare allo scoperto il terrorista, Ferris dovrà insinuarsi nel suo mondo tenebroso, ma più Ferris si avvicina al suo obiettivo e più scopre che la fiducia è sia un bene pericoloso e sia l’unica cosa che lo farà uscire vivo da questa situazione.

    Dal >Press-Book< di Nessuna verità

    Nota: Si ringrazia Valerio Roselli (Ufficio Stampa Warner Bros. Pictures) per la cortese collaborazione.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    TORNA, IN ‘NESSUNA VERITA’’ LA VISIONE PRISMATICA DI RIDLEY SCOTT. IL SUO PERSONALISSIMO APPROCCIO VERSO UN QUALSIASI SOGGETTO. IL SUO MODO DI AFFRONTARLO PER RIPROPORLO SENZA TEMERE DI RIPETERSI DOPO NUMEROSE ALTRE VOCI SULLO STESSO TEMA. COSI’ QUESTA VOLTA ABBRACCIA IL SECOLARE CONTRASTO TRA OCCIDENTE E ORIENTE, LA GUERRA IN IRAQ CON LE SUE INTRICATISSIME DINAMICHE INTERNAZIONALI TRA TERRORISMO E STRATEGIE DI DIFESA E CONTRATTACCO SULL’ONDA DEL MALAVITOSO SPIONAGGIO GLOBALE. LA’ DOVE TRA ESPLOSIONI KAMIKAZE, TORTURE E RAFFICHE DI OMICIDI IN QUALCHE MODO GIA’ ORECCHIATI, OCCHIEGGIANO, TIMIDAMENTE TRA LE RIGHE, AMORI ‘IMPOSSIBILI’. PUR PARTENDO DA UNA NOTA APPARENTEMENTE SCONTATA COME QUELLA DEI SERVIZI SEGRETI, ANCORA UNA VOLTA LA CIA - FORSE IL SOGGETTO PIU’ GETTONATO IN ASSOLUTO DALLA CELLULOIDE - SCOTT NON DIMENTICA I SERVIZI SEGRETI SUL VERSANTE ORIENTALE. E, ANZI, PROPRIO LA’ DOVE POTEVAMO SUPPORRE NON CI FOSSE NOVITA’ALCUNA, ASPETTANDOCI UNA SORTA DI RIPASSO DELLA SOLITA LEZIONE, CI VEDIAMO

    INDOTTI A SCOPRIRE INEDITE LINEE DI CONFINE TRA LE DUE SPONDE, TUTT’ALTRO CHE DEMARCATE. E SENZ’ALTRO MENO CONTRAPPOSTE DI QUANTO IMMAGINATO, AL CONTRARIO, INTRECCIATE TRA LORO SUL FILO DOPPIO DI UNA COMPLICATISSIMA RETE DI MENZOGNE RECIPROCHE QUALE PIATTO FORTE DI RISPETTIVE, SOFISTICATE, SPIETATE, SI DIREBBERO QUASI OBBLIGATE, STRATEGIE OPERATIVE. UN DEDALO DI RETROVIE E DI RAPPORTI UMANI ‘MALATI’ ALL’ORIGINE, OGNUNO ‘MOTIVATO’ A SUO MODO, DA ESIGENZE PERSONALI PER UN UNICO OBIETTIVO, PER CUI ‘IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI’. LA LINFA IDEALE CHE VA AD ALIMENTARE QUALSIASI GUERRA. IL PROTAGONISMO ASSOLUTO DI LEONARDO DICAPRIO, DAVVERO AL MEGLIO DI SE’ NELLE VESTI DELL’UOMO IN AZIONE SUL CAMPO, DI CONTRO AL CINICO BUROCRATE ‘DI PENSIERO’ INCARNATO DA RUSSELL CROWE, NON SMINUISCE L’ANIMA DEL FILM, PULSANTE PROPRIO TRA LE MAGLIE DI QUELLA FITTISSIMA RETE. SEGUIRE QUESTO LABIRINTICO PERCORSO - DI LUOGHI E DI IDEE, DI INTENZIONI E DI OPERE DI FATTO - CONDOTTO PERALTRO

    ATTRAVERSO UNA MIRIADE DI TAPPE INTERNAZIONALI - NON SARA’ FACILE NE’ LEGGERO NEPPURE PER LO SPETTATORE, GRAVATO DI UN FARDELLO CHE SENTIRA’ PIU’ GRANDE DI QUANTO SIA DISPOSTO A SOPPORTARE, MA ALLA FINE, IN QUESTO SUO FATICOSO ARRANCARE, FACENDOSI SPAZIO TRA LE VARIE COSE GIA’ VISTE E SENTITE, AVRA’ IMPARATO QUALCOSA IN PIU’.

    … Coloro a cui il male viene fatto, male faranno…”. Una giustificazione al male? Una considerazione sul filo di una logica conseguenza? Proprio da questo aforisma di Auden muove l’incipit della nuova fatica cinematografica dell’eclettico e sofisticato Ridley Scott che, dalla fantascienza passando per ogni altro genere cinematografico possibile, giunge a virare per scendere al piano in cui si sente di poter muovere i suoi passi su un terreno per altri versi già battuto da altri. E’ difatti su questo terreno che trova la sua strada per offrire allo spettatore un incontro ravvicinato, per un approccio il

    più diretto possibile, con un microcosmo umano assolutamente assorbito a fare il male a fin di bene.

    Lo scenario di Nessuna verità - ma suona molto più calzante il titolo originale Body of Lies (il corpo delle bugie) - in effetti non sembrerebbe nuovo. Se innumerevoli si sono avvicendate le pellicole che hanno visto protagonisti, per ragioni diverse, i servizi segreti della CIA, ed è pure questo il caso - da tentare lo spettatore di gridare alla saturazione - cominciano a farsi largo anche altre, variamente legate alla guerra in Iraq, il tragico soggetto cui, una volta sedimentati almeno in parte i ciclopici detriti dell’11 Settembre, si torna a guardare sempre più spesso da svariate angolazioni. Per citare solo alcuni tra i vari esempi basta pensare al Redacted di Brian De Palma, al Rendition – Detenzione illegale di Gavin Hood, o, per altri versi, al recentissimo The Hurt Locker di

    Kathryn Bigelow. Pellicole là dove torture e strategie, menzogne e tranelli, sensi di colpa e crisi di coscienza hanno già avuto il loro elettivo spicchio di protagonismo, e su cui aleggiava, dominante, l’apparentemente insanabile, secolare contrasto a tutto tondo, tra Oriente e Occidente.
    Malgrado l’anticipo di denunce collettive plurime sul tema, Scott ci accompagna e ci guida sicuro di sé nel suo imponente dedalo di anfratti - fin dove si riesce a seguirlo in questo indubbiamente faticosissimo percorso di idee e di azioni che non consente distrazioni di sorta - stimolandoci a guardare alla tragica circostanza in cui si ritiene il male una strada obbligata a tutto beneficio di una causa ben più grande dello stesso male che si va seminando. Qui Scott ci offre dunque un ulteriore opportunità, non tanto per il gusto di tornare sull’argomento pontificando giudizi, quanto per sondare in profondità e lasciarci scoprire e capire fino

    in fondo, attraverso nuovi oscuri ‘vicoli’, il perché si arriva a tanto e in un modo così dannatamente complicato e inesorabilmente devastante. Indurci dunque ad ulteriori riflessioni: ad esempio per bocca del cinico burocrate operativo veterano della CIA Ed Hoffman (Russell Crowe), l’uomo di pensiero che sta dietro le cortine non di una, ma di più verità, o per meglio dire, nessuna - “Nessuno è innocente in questo schifo”. Ma Scott lascia ampia voce in capitolo anche al contraltare di Hoffman: quel Roger Ferris cui dà vita un superbo Leonardo DiCaprio, che altri non rappresenta se non l’uomo operativo, il migliore per i servizi segreti americani, in azione sul campo, anzi, sui vari campi internazionali. Personaggio che, seppure a tratti estremamente a disagio in questo ‘tenebroso mondo malavitoso dello spionaggio globale’, vi è talmente immerso fino al collo da non potersi proprio permettere il lusso di una famiglia normale,

    solo uno spiraglio verso un amore ‘impossibile’. Forse! Personaggio dunque autoalimentato da clamorose contraddizioni che, comunque, non gli impediscono un monologo ‘moraleggiante’ in piena tortura rivolto al suo autorevole ‘aguzzino’, e un’apertura verso una probabile luce, vestita di maggiore coerenza, appena baluginante alla fine del suo tunnel.

    Là dove dunque il tema poteva risuonare orecchiato la novità si annida nell’approccio prismatico, per sua connaturata metodologia stilistica, con cui Ridley Scott ha affrontato Nessuna verità, vale a dire, tra le altre cose, con tutti i mezzi che la tecnologia gli mette a disposizione, magari con stuoli di macchine da presa operative tutte insieme sul campo, se necessario. Quel che gli ha consentito di far vibrare con spettacolare risalto e sofisticato equilibrio, in sottile e armoniosa convivenza, sfrenate scene d’azione e le più intime e delicate corde del microcosmo umano: il suo prisma visuale e di pensiero che si fa celluloide.

    Commenti dei protagonisti:

    LEONARDO DI CAPRIO (L'Agente della CIA Roger Ferris):

    "L’adattamento di Monahan è stato fantastico. E’ grandioso nell’informazione e nella disinformazione e in quei giochi stile 'gatto e topo' tra i personaggi... Vi sono tantissimi elementi d’azione in questo film, ma la trama è molto intricata. Alla fine delle giornate, quello che teneva alto il nostro interesse e ci coinvolgeva al massimo era pensare quanto fosse sofisticato il modo di pensare della CIA e come questo si traducesse nella storia. Man mano che lavoravamo in questo film, eravamo sempre più affascinati dal modo in cui opera un’organizzazione come questa contro un nemico che è estremamente difficile da trovare in un mondo tanto sconosciuto".

    A proposito del suo personaggio:

    "Ferris è uno che ha dedicato una gran parte della sua vita a fermare il terrorismo e rischia di morire ogni giorno per questo. E’ molto pratico di armi e di combattimenti corpo a corpo, ma è anche molto intelligente, un agente molto efficiente che si è calato completamente nella cultura del Medio Oriente. Conosce il linguaggio e la cultura e rispetta gli atteggiamenti e le abitudini della gente. E’ diventato molto abile a creare rapporti e ad infiltrarsi nelle reti dei terroristi... Ho cercato di imparare il più possibile sulle operazioni della CIA. E’ un gruppo di gente sparpagliata in tutto il mondo che cerca di ottenere tutte le informazioni possibili. Mette paura pensare quanto sarebbe pericoloso questo mondo se non esistesse un’organizzazione come questa. Il loro lavoro è molto difficile. E la posta in gioco in ogni momento è sempre molto alta... Il mio personaggio sa che se verrà preso in un qualsiasi momento, verrà lasciato a marcire da qualche parte. E quindi alza la posta quando si trova a combattere per la sua vita in tutti questi scenari differenti. Come attore, questo aggiunge molta tensione e realismo a quello che uno cerca di fare".

    RUSSELL CROWE (Ed Hoffman):

    "Ovviamente, è un film e non deve essere inteso come una storia reale, ma per me era importante dare alla gente un’idea di quello che serve, in termini di inganni, per gestire un’organizzazione come la CIA, soprattutto in un luogo dove esiste uno scontro di culture molto netto. Devi stare ad osservare a lungo per capire come si svolgono le situazioni".

    (A proposito del suo personaggio):

    "Al livello di Hoffman, non è una questione di essere un giocatore di scacchi. Si tratta di essere in grado di riuscire a seguire sette scacchiere diverse in sette posti diversi e di manipolare tutti quei multipli di sette in contemporanea".

    Altre voci dal set:

    Il produttore DONALD DE LINE:

    "Il libro di David è un thriller di spionaggio molto intelligente e ben strutturato sulle persone e sui vari imbrogli che servono per penetrare in un paese, una cultura e alla fine, il nemico. Ci siamo resi conto che aveva tutti gli elementi giusti in termini di ottima trama per un film".

    Lo scrittore DAVID IGNATIUS:

    "Un argomento che mi ha sempre interessato come scrittore è quello dell’inganno, ed il procedimento attraverso il quale inganniamo i nostri avversari. Ho iniziato a pensare in che modo uno possa entrare in una organizzazione che è notoriamente impossibile da penetrare. Se uno non riesce ad entrarci, puoi far loro credere che comunque ci sei dentro? Lo spionaggio non è come il giornalismo. Vuol dire identificare le persone che sanno, ottenere la loro fiducia e poi far loro oltrepassare quel confine che li porta a raccontarti anche cose che inizialmente non avrebbero voluto raccontare".

    Lo sceneggiatore WILLIAM MONAHAN:

    "La storia mostra il mondo dell’intelligence più o meno come è realmente, magari con un po’ più di pragmatismo e meno coinvolgimento politico rispetto alla vera CIA. Le debolezze di Ed Hoffman mi attiravano … tutti conosciamo un Hoffman. La storia di Ferris mi affascinava in quanto si basa tutta sulla coscienza individuale".

    Links:

    • Ridley Scott (Regista)

    • Russell Crowe

    • Leonardo DiCaprio

    • Mark Strong

    • Oscar Isaac

    • Golshifteh Farahani

    • MELANCHOLIA - INTERVISTA al regista LARS VON TRIER (A cura di NILS THORSEN) - (II. PARTE) (Interviste)

    1

    Galleria Video:

    Body of Lies.mov (in lingua originale).mov

    Nessuna Verità (versione italiana).mov

    Il giudizio della critica

    The Best of Review

    International Press

    TODD MCCARTHY ("www.variety.com"):

    "Neither the location-based verisimilitude of Ridley Scott's shooting style nor the estimable Middle East expertise of source-material author David Ignatius can disguise 'Body of Lies' as anything other than the contrived phony-baloney it is. Coming on like an inside account of CIA operations against jihad-minded terrorists, pic shows its true colors by featuring a shootout, chase or big explosion every 10 minutes or so, on its way to a climax so conventional it would have been at home in a 1940s Warner Bros. melodrama. Despite the Iraq War hovering in the background, Leonardo DiCaprio and Russell Crowe leading the charge in a high-octane would-be thriller should produce solid mainstream B.O. worldwide".

    Italian Press

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