66. Mostra del Cinema di Venezia (2-12 Settembre 2009) - PREMIO PERSOL 3-D
Nove i titoli in gara per il 'Miglior Film 3-D stereoscopico dell’anno'.
07/08/2009
- Sono 9 i film girati in 3-D stereoscopico eleggibili per il nuovo Premio Persol 3-D, istituito per la prima volta alla 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre 2009) e destinato al 'Miglior lungometraggio 3-D stereoscopico dell’anno'.
Si tratta di film girati in 3-D stereoscopico e usciti in Italia nei dodici mesi che precedono la 66. Mostra, oppure presentati nelle diverse sezioni della Mostra. Sono dunque esclusi i titoli girati in 2-D e successivamente trasformati in 3-D.
Questi i film 3-D eleggibili per il Premio:
- Viaggio al centro della Terra 3D di Eric Brevig (uscita italiana 16/01/2009)
- Mostri contro Alieni di Rob Letterman e Conrad Vernon (uscita italiana 03/04/2009)
- San Valentino di sangue 3D di Patrick Lussier (uscita italiana 28/05/2009)
- Battaglia per la Terra 3D di Aristomenis Tsirbas (uscita italiana 29/05/2009)
- Coraline e la porta magica di Henry Selick (uscita italiana 19/06/2009)
- Jonas Brothers: the 3D Concert Experience di Bruce Hendricks (uscita italiana 24/07/2009)
- L’Era Glaciale 3: l’alba dei dinosauri di Carlos Saldanha (uscita italiana prevista 28/08/2009)
- Up di Peter Docter (uscita italiana prevista 16/10/2009; presentato alla Mostra nel programma Pixar)
- The Hole di Joe Dante (uscita prevista: febbraio/marzo 2010; presentato in prima mondiale alla Mostra)
Il Premio Persol 3-D sarà assegnato al lungometraggio che meglio rappresenta l’esplorazione di questa nuova frontiera del linguaggio cinematografico, che sta attirando l’enorme interesse creativo di cineasti e produzioni, nonché il forte gradimento del pubblico. Il 3-D stereoscopico di ultima generazione rappresenta una modalità di visione che sta riportando la sala cinematografica al centro dell’attenzione, e che ha fatto parlare di una svolta decisiva nella storia del cinema, una “terza rivoluzione cinematografica” (dopo il suono e il colore).
Il premio verrà assegnato, con una cerimonia in Sala Grande, nel corso della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
I membri della Giuria del Premio Persol 3-D, selezionati dalla direzione della Mostra, sono la regista italiana 3-D Nadia Ranocchi, il critico Scott Foundas (USA), lo storico del cinema Dave Kehr (USA).
Il Premio si lega a Persol, per il quarto anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
La Mostra ha scelto di consacrare degli spazi particolari al cinema 3-D Stereoscopico che culmineranno con l’assegnazione del Premio Persol 3-D. In quest’ambito saranno proiettati, come Eventi di Orizzonti, gli unici due lungometraggi 3-D stereoscopici realizzati dai cineasti italiani David Zamagni e Nadia Ranocchi (anche giurata del Premio 3-D): Daimon (2007) e Cock-Crow (2009), che verrà presentato in prima mondiale. Due opere in cui vengono sperimentate particolari tecniche del 3-D Stereoscopico, che conferiscono all’immagine le qualità del basso rilievo, trasformando l’occhio in uno strumento quasi “tattile”.
DAIMON (2007)
Regia David Zamagni e Nadia Ranocchi
“DAIMON è una sorta di sceneggiatura filmata per una biografia immaginaria e visionaria di Georges Bataille. DAIMON è un invito a spalancare gli occhi fino alla nausea, a considerare l'erotismo gravemente, tragicamente. Eros é il Daimon per eccellenza ma il termine non indica semplicemente una figura divina, il suo etimo evoca il laceratore, colui che divide e scinde. Leit motiv di DAIMON è dunque una tensione, un conflitto impossibile da risolvere intrinseco della natura umana, natura insolubile appunto fonte della gloria e dell'estasi, del riso e delle lacrime. Erotismo, sacrificio, gioia, orrore e morte sono gli elementi che determinano la partitura di DAIMON in sequenze. La somma attiene alla sfera dell'impossibile”. (David Zamagni e Nadia Ranocchi)
COCK-CROW (2009)
Regia David Zamagni e Nadia Ranocchi
“Ogni epoca genera e alimenta il suo drago. Potenze sconosciute e misteriose sotto la cui azione ricadono i gesti più semplici e quotidiani di un'umanità sottratta di ogni naturalezza, uomini per cui, la propria stessa esistenza corporea, diventa il luogo di un combattimento implacabile. Profondità impossibili da scandagliare e per ciò ammesse a partecipare all'economia del sacro. Cock-Crow è materia del sogno di un ragazzino colpevole di ciò che vede. E' la caduta verso un mondo anteriore, luogo di immagini-oggetto di non consolazione”. (David Zamagni e Nadia Ranocchi)
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia Giovanni Santoro (Ufficio Stampa de 'La Biennale di Venezia').
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