62a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Lido di Venezia (31 agosto-10 settembre 2005)
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA !
30/08/2005
- Non è una questione di campanilismo, ma di buon soggetto, trattato con elegante e sapiente tocco di penna a punta fine, graffiante e delicata, comunque toccante, con aperture cui è impossibile non affacciarsi per riflettere anche su binari paralleli, ma non meno centrali, alla strada maestra, sul piano tematico esistenziale: che pieghe malsane possano prendere i sani sentimenti e su che fine abbiano fatto cultura, arte e cinema d’arte nell’Italia di oggi. O meglio, su che fine faccia chi nell’Italia di oggi nutre il desiderio di rendere vive e palpitanti, attive, in una auspicabile e normale crescita, le proprie schegge culturali acquisite e, in un modo o nell’altro vissute: come non citare, per tornarvi, e tornarvi di nuovo, Federico Fellini ?
E’ un’Italia, quella odierna, da cui si può decidere di fuggire e vestire i panni dei nostalgici per ricordare da lontano o di restare sul terreno di combattimento e decidere di sporcarsi le mani, imponendo la propria presenza, anche se scomoda e il più delle volte soffocata o resa ‘invisibile’, anche se ‘sopravvivere’ spesso significa ‘scadere di livello’. D’altra parte, il messaggio sul da farsi è piuttosto chiaro e lapidario: “C’è solo una cosa da fare, oggi come sempre, gli artisti sono gli unici ad averla capita: ‘Non tacere mai’, a costo della vita, della reputazione, dello scandalo, del dolore”.
Ormai vi starete già chiedendo di cosa si stia farneticando! Stiamo solo parlando dell’ultima fatica di penna della scrittrice, sceneggiatrice e regista, figlia d’arte, Cristina Comencini: La bestia nel cuore (Feltrinelli Editore). Un romanzo tutto da leggere con pause di riflessione ben cadenzate, tanto è denso di contenuti eterogenei e assolutamente permeati di plurime valenze di attualità. Ci auguriamo che il film derivato, con un cast niente male, sia all’altezza del livello del romanzo nel trattare temi così spinosi, incastrati sul binario pilota del deragliamento dei sentimenti, delle ‘deviazioni’ che possono condurre alla deriva dell’anima e della morale o all’incosciente animalesco appagamento dei sensi.
D’altra parte, la concorrenza internazionale dei film ‘In Concorso’ alla 62a Mostra lagunare potrebbe dare alla Comencini del filo da torcere: da Goodnight and Good Luck di George Clooney nella duplice veste di regista e attore, all’inquietante Mary di Abel Ferrara. Ma la lista è più che nutrita, con The Brothers Grimm di Terry Gilliam (il regista di La leggenda del re pescatore e L’esercito delle dodici scimmie), Brokeback Mountain di Ang Lee che vede Jake Gyllenhaal (October Sky, Donnie Darko) come interprete protagonista, pure nel cast di Proof di John Madden, a fianco di Gwyneth Paltrow e Anthony Hopkins, e ancora Romance & Cigarettes dell’attore-regista John Turturro (con Kate Winslet e Susan Sarandon), per citare solo alcuni nomi. Di particolare interesse, anche per il suo background nel mondo della celluloide, il regista polacco Krysztof Zanussi con Persona non grata. Per non parlare della concorrenza connazionale, con La seconda notte di nozze di Pupi Avati e I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza.
Come dire, se son rose fioriranno! Un caloroso in bocca al lupo a Cristina Comencini e che vinca il migliore!
(Commento a cura di Patrizia Ferretti)
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