67. Mostra del Cinema di Venezia (1-11 Settembre 2010) - 'ORIZZONTI': TUTTI I TITOLI
'Orizzonti', la sezione della Mostra dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale apre a tutte le opere 'fuori formato'.
30/07/2010
- Venezia, 28 luglio 2010 - “”: una linea di programma dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere e durata. La sezione compie quest’anno una svolta importante aprendosi a tutte le opere “fuori formato”, includendo - con una gamma diversa da quella della passata formula di "CortoCortissimo" - anche ogni tipo di film breve e tutti gli "Eventi Speciali". Sono ammessi alla selezione solo film offerti alla Mostra in prima mondiale o comunque non ancora proiettati in pubblico fuori dal paese d’origine e in Italia.
I componenti della giuria internazionale sono:
· Shirin Neshat (Iran, regista, presidente)
· Raja Amari (Tunisia, regista)
· Lav Diaz (Filippine, regista)
· Alexander Howarth (Austria, critico)
· Pietro Marcello (Italia, regista)
La giuria assegnerà per i premi:
- Premio Orizzonti (riservato ai lungometraggi)
- Premio Speciale della Giuria (Orizzonti) (riservato ai lungometraggi)
- Premio Orizzonti Cortometraggio
- Premio Orizzonti Mediometraggio
Introduzione alla sezione Orizzonti del Presidente della Biennale Paolo Baratta
Importante novità di questa 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è la svolta che compie la sezione “Orizzonti”.
Creata nel 2004 e da subito dedicata alle “nuove tendenze” del cinema mondiale, essa ora si rafforza e si apre a tutte le opere “fuori formato” - dunque anche ai film brevi - con un più ampio e dinamico sguardo verso le vie nuove dei linguaggi che confluiscono nel cinema.
“Orizzonti” presta pertanto un'attenzione particolare alle esperienze di registi che si siano formati in diversi ambiti espressivi.
In questo modo, essa occupa uno spazio nuovo, diventando un “laboratorio” dei diversi linguaggi artistici, all’interno del più grande “laboratorio” della Biennale di Venezia.
Venezia si conferma così come luogo di riferimento per la conoscenza e la ricerca sulle tendenze dell’arte cinematografica.
Presentazione del Direttore della 67. Mostra Marco Mueller
Orizzonti si reinventa e si rinnova. Ma senza partiti presi, senza pose aprioristiche o predilezioni di genere.
Non c’è stato un unico “stato dell’arte” a fare quest’anno da griglia di riferimento. Ci siamo immersi nella singolarità delle opere; solo a selezione fatta, il programma si è organizzato per linee progettuali comuni ai registi. Senza per questo entrare in una contabilità di criteri che - ci dice chi il cinema lo fa - devono essere mantenuti aperti. E persino, addirittura, incerti.
Abbiamo guardato a quello che era davvero successo negli ultimi dodici mesi. Come è accaduto a tutte le pratiche artistiche, il cinema, quando è stato ripensato e riformulato, non ha perso tempo a ribattezzare ogni volta la parte e il tutto con nuovi nomi propri. Ha sopportato con indifferenza l’isteria da ridenominazione persino per le trasformazioni che designavano ordini di urgenza altri da quello estetico: urgenze etiche, intellettuali, politiche. Mai come quest’anno, dunque, l’ “etichetta” della nostra linea di programmazione è stata calzante: abbiamo seguito i linguaggi espressivi nella loro graduale liberazione da ogni definizione che li costringeva entro contorni angusti, privilegiando così la ricerca di nuovi Orizzonti.
Ciò che ancora chiamiamo “cinema” ha iniziato a dimenticarsi di sé, ma non fino al punto di rimuovere la rottura da cui tutto il nuovo era scaturito. Motore di un rivolgimento tecnico-estetico che ha azzerato tutti gli antichi criteri qualitativi (dalla “fattura” alla “firma” d’autore), con la sua apparizione aveva fatto saltare le paratie che dovevano salvaguardare e regolare lo statuto di opera, dalle condizioni di produzione ai valori attribuiti alla sua fruizione. Se oggi vogliamo considerarlo ancora come arte (“arte”, quindi, nell’accezione contemporanea del vocabolo), è a patto di riconoscere i disordini che ha causato, il fecondo disastro che ha spalancato nuovi campi di sperimentazione, suscitato speranze di un’attualità sempre più rigorosa (è il cinema “spirito del suo tempo” che si incarna nelle opere scelte per il programma di Orizzonti).
Il “cinema” non può essere solo impronta diretta del mondo. Esiste come “arte” quando lavora incessantemente anche a scucire la realtà, smentendo così la pretesa che la sua essenza sia solo documentaria.
Lontano dalla retorica televisiva e dalle scritture automatizzate, ci sono ancora cineasti che “documentano”. Vale a dire: che sanno fissare un istante perchè sanno scegliere come inquadrarlo; che sanno quanto sia importante mettere in scena la parola, dato che l’ “intervista” non dice niente; che sanno far inventare alla gente che incontrano una vita di cinema; che sanno che si può prendere la parola perchè la voce fuori campo deve fissare anche un pensiero, una riflessione ad alta voce; che sanno trasfigurare il reale con il risultato che il passato diventa presente.
Accanto a loro, abbiamo fatto appello ai registi che sperimentano tutto quello che i linguaggi della cultura visiva contemporanea potevano offrire. Nel solco di quel che era avvenuto all’epoca delle grandi avanguardie cinematografiche (del primo dopoguerra e oltre), quando gli artisti cinematografici avevano preso come riferimento una parte della pittura contemporanea, quella che non ricorreva più ai mezzi del linguaggio articolato, rinunciava al principio stesso del figurativo per riflettersi, invece, in nuovi modi di esistere sul piano delle forme.
Più del seguito delle avventure di un cinema “sperimentale” (arroccato in difesa delle sue prerogative di continuatore di una storia dell’arte da considerare intatta, come una sola storia morfologica), tuttavia, ci interessavano i modelli che rifiutano di appartenere a questo o a quel campo estetico, passando invece dall’uno all’altro, negandosi alla denominazione d’origine controllata. Senza contare che esistono ormai strumenti tecnologicamente avanzati perché il cinema dell’intimità, quello elaborato in un faccia-a-faccia con se stesso, quello del pittore e dello scrittore, abbia infine accesso ad altri spazi che quelli del filone sperimentale.
E’ della fluidità del cinema contemporaneo che volevamo rendere conto, con scelte che mettono a confronto opere che innovano nel tradizionale supporto di celluloide e sperimentazioni elettroniche-digitali. Stili e sguardi, insomma, molto diversi tra loro sull’audiovisivo e sul mondo. Nella convinzione dell’esistenza oggi di una molteplicità di sviluppi delle pratiche cinematografiche e delle loro costellazioni (vale a dire: del cinema e delle sue espansioni).
Abbiamo, in definitiva, lavorato a scontornare quelli che erano i vecchi Orizzonti, così che potessero rappresentare l’altro versante (un altro punto di vista, un'altra immagine del "cinema per come lo si può fare" oggi) di ciò che viene proposto complessivamente dalla Mostra. Uno spettro amplissimo di cineasti, forme e contenuti dialogherà con le altre linee di programma, non in competizione e nemmeno come "alternativa", bensì come prova particolarissima che il cinema è in presa diretta, oggi più che mai, con tutte le arti, con tutti i linguaggi espressivi.
Rinasce dunque quest’anno una linea di programmazione, documento del “visivo” contemporaneo, che sollecita uno sguardo attento, vigile ed appassionato e offre in cambio un nuovo passo di visione.
ORIZZONTI
Film d’apertura
Catherine BREILLAT
La Belle Endormie
Carla Besnaïnou
Julia Artamonov
Kérian Mayan
David Chausse
Francia 82’
Film di chiusura
HONG Sang-soo
Oki-eui young-hwa (Oki’s Movie)
Sunkun Lee
Sungkeun Moon
Yumi Jung
Corea del Sud 80’
John AKOMFRAH
The Nine Muses (documentario)
Gran Bretagna Ghana 90’
Noel BURCH Allan SEKULA
The Forgotten Space (documentario)
Olanda Austria 110’
Amit DUTTA
Nainsukh Manish Soni
Nitin Goel
K. Rajesh
Sriniwas Joshi
Svizzera India 80’
Lluís GALTER
Caracremada
Lluís Soler
Aina Calpe
Domènech Bautista Andreu Carandell
Carles García
Spagna 98’
Giuseppe GAUDINO Isabella SANDRI
Per questi stretti morire (ovvero cartografia di una passione) (documentario)
Federico Tolardo
Emanuele Buganza
Italia 90’
José Luis GUERIN
Guest (documentario)
Spagna 130’
Laura Amelia GUZMÁN Israel CÁRDENAS
Jean Gentil
Jean Remy Genty
Repubblica Dominicana Messico Germania 84’
HUANG Wenhai
Xifang qu ci bu yuan (Reconstructing Faith) (documentario)
Master Liao Guo
Master Shao Yun
Cina 78’
Patrick KEILLER
Robinson in Ruins (documentario)
Vanessa Redgrave
Gran Bretagna 101’
Marianne KHOURY
Mustapha HASNAOUI
Zelal (documentario)
Egitto Francia 90’
KIM Gok KIM Sun
Bangdokpi (Anti Gas Skin)
Jo YoungJin
Jang Liu
Park JiHwan
Patrick Smith
Corea del Sud 123’
Paul MORRISSEY
News from Nowhere
Demian Gabriel
Viva Hoffman
Nicole Laliberte
Olga Liriano
Usa 94’
João NICOLAU
A Espada e a Rosa
Manuel Mesquita
Joana Cunha Ferreira
Pedro Faro
Luís Lima Barreto
Portogallo Francia 145’
F. J. OSSANG
Dharma Guns
Guy Mc Knight
Elvire
Lionel Tua
Diogo Doria
Francia Portogallo 93’
Nicolás PEREDA
Verano de Goliat
Teresa Sánchez
Gabino Rodríguez
Oscar Zaavedra Miranda
Messico Canada 76’
Gianfranco ROSI
El Sicario Room 164 (documentario)
Francia Italia 80’
Maher Abi SAMRA
Sheoeyin kenna
(When we were communists) (documentario)
Libano Francia
U.A.E. 85’
Pasquale SCIMECA
Malavoglia
Antonio Ciurca
Giuseppe Firullo
Omar Noto
Greta Tomaselli
Doriana La Fauci
Italia 94’
Sion SONO
Tsumetai Nettaigyo (Cold Fish)
Mitsuru Fukikoshi
Denden
Asuka Kurosawa
Megumi Kagurazaka
Giappone 144’
Orizzonti mediometraggi e cortometraggi
Doug AITKEN
House (film di ricerca)
Marilyn Aitken
Robert Aitken
Usa 9’
Victor ALIMPIEV
Slabyj Rot Front (Weak Rot Front) (film di ricerca)
Russia 12’
Yuri ANCARANI
Il Capo (documentario)
Italia 15’
Mauro ANDRIZZI
En el Futuro
Argentina 52’
Martin ARNOLD
Shadow Cuts (film di ricerca)
Austria 5’
Guillermo ARRIAGA
El Pozo
Humberto Berlanga
Francisca Urquieta
Messico 8’
Nuntanat DUANGTISARN
Woman I
Nophand Boonyai
Jenjira Pongpas
Tailandia 20’
FLATFORM
Non si può nulla contro il vento
Italia 6’
Vincent GALLO
The Agent
Sage Stallone
Vincent Gallo
Usa 12’
HUANG Wenhai
Qiao (Crust) (documentario)
Cina 13’
Harald HUND Paul Horn
Mouse Palace (film di ricerca)
Austria 10’
Chaisiri JIWARANGSAN
Nok Ka Mhin (Four Seasons)
Roongrit Sri-in-noi
Tailandia 11’
Isaac JULIEN
Better Life
Maggie Cheung
Zhao Tao
Yang Fudong
Gran Bretagna Cina 55’
Rustam KHAMDAMOV
Brilianty (Diamonds) Diana Vishneva
Renata Litvinova
Dmitri Mulyar
Russia 26’
Clara LAW
Chi di (Red Earth)
Daniel Wu
Cina–Hong Kong Australia 21’
Armin LINKE Francesco MATTUZZI
Future Archaeology (documentario)
Italia Germania 20’
Markus LÖFFLER Andrée KORPYS
Atom (film di ricerca)
Germania 30’
Bertrand MANDICO
Lif og daudi Henry Darger (The life and death of Henry Darger)
Arnardottir Arpa
Gudmundsson Karl
Lemarquies Tomas
Francia Islanda 6’
Jesse McLEAN
Magic for Beginners (film di ricerca)
Usa 20’
Galina MYZNIKOVA Sergey PROVOROV
Voodushevlenie (Inspiration) (film di ricerca)
Russia 45’
Manoel de OLIVEIRA
Painéis de São Vicente de Fora, Visão Poética
Ricardo Trepa
Diogo Dória
Portogallo 16’
David OREILLY
The External World (animazione)
Germania 15’
Laila PAKALNINA
Pa Rubika Celu (On Rubiks’ Road) (documentario)
Lettonia 30’
Rafael PALACIO ILLINGWORTH
Man in a Room
Noah Britton
Usa Messico Svizzera 6’
Arnaud des PALLIÈRES
Diane Wellington (film di ricerca)
Francia 5’
Jean Gabriel PÉRIOT
Les Barbares (film di ricerca)
Francia 5’
Sasha PIRKER
The Future will not be Capitalist (documentario)
Austria 19’
Luiz PRETTI
O mundo é belo (film di ricerca)
Themis Memória
Brasile 9’
Nicolas PROVOST
Stardust (film di ricerca)
Jack Nicholson
Dennis Hopper
Jon Voight
Belgio 20’
SJ RAMIR
Cold Clay, Emptiness… (film di ricerca)
Nuova Zelanda 7’
Emily RICHARDSON
The Futurist (film di ricerca)
Gran Bretagna 4’
Roee ROSEN
Tse (Out)
Ela Shapira
Yoana Gonen
Israele 35’
Josh SAFDIE Benny SAFDIE
John’s Gone
Benny Safdie
Jordan Valdez
Dakota Goldhor
Juan Waters
Usa 21’
SEMICONDUCTOR (Ruth JARMAN Joe GERHARDT)
Indefatigable (documentario)
Ecuador Gran Bretagna 7’
Xun SUN
21 ke (21 Grams) (animazione)
Cina 29’
Elina TALVENSAARI
Miten marjoja poimitaan (How to pick Berries) (documentario)
Finlandia 19’
Oleg TCHERNY
La linea generale (film di ricerca)
Francia 16’
Peter TSCHERKASSKY
Coming Attractions (film di ricerca)
Austria 25’
Hannes VARTIAINEN Pekka VEIKKOLAINEN
Erään hyönteisen tuho (The Death of an Insect) (film di ricerca)
Finlandia 7’
Atsushi WADA
Haru no shikumi (Mechanic of Spring) (animazione)
Giappone 5’
Olivier ZABAT
Fading (documentario/ film di ricerca)
Francia 58’
Ishtiaque ZICO
720 Degrees (film di ricerca)
Bangladesh 5’
Georgios ZOIS
Casus Belli
Marisha Triantafyllidou
Tzeni Theona
Iris Ponkena
Hlias Gkoyiannos
Alekos Vassilatos
Antonis Tsiotsiopoulos Yorgos Biniaris
Lampros Filippou
Grecia 11’
Orizzonti Fuori Concorso
Douglas GORDON
k.364 a journey by train (documentario)
Avri Levitan
Roi Shiloah
Gran Bretagna Francia 67’
Ken JACOBS
A Loft (film di ricerca)
Usa 16’
Isaac JULIEN
The Leopard
Vanessa Myrie
Juliette Barton
Saiko Kino
Riccardo Meneghini
Kyoung-Shin Kim
Alexander Varona
Gran Bretagna Italia 20’
Carlo LIBERATORE
Matteo DI BERNARDINO
Antonio IACOBONE
Stefano IANNI
Marco CASTELLANI
e altri
Un anno dopo – Progetto Memory Hunters (documentario)
Italia 22’
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia l'Ufficio Stampa de 'La Biennale di Venezia'
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