Il
cinema di Agnieszka Holland
Biografia
(Varsavia, POLONIA 28 novembre 1948 - )
Nata a Varsavia Agnieszka Holland si trasferisce in Cecoslovacchia per studiare, anche con Forman e Passer, regia cinematografica al FAMU di Praga. Torna in Polonia nel 1972 dopo che scontri con la polizia la fanno finire in prigione. Inizia la propria carriera di regista lavorando in Polonia con Krzysztof Zanussi come assistente alla regia e con Andrej Wajda che è stato il suo mentore. Insieme a Wajda scrive svariate sceneggiature prima di dedicarsi alla regia vera e propria con film che si aggiudicano i più alti riconoscimenti internazionali (Cannes, 1980; Gdansk, Berlino, 1981; Montreal, 1985, 1987; Golden Globe, 1991) e che le valgono la notorietà come esponente della 'New Wave' del cinema polacco. Nel 1977 codirige Niedzielne dzieci (Sunday Children - I ragazzi della domenica). La sua prima regia, Aktorzy prowincjonalni (Provincial Actors - Attori di provincia, 1979), vince il Premio FIPRESCI al Festival di Cannes nel 1980. Nel 1981 dirige Kobieta samotna (A Lonely Woman/A Woman Alone - Una donna sola), ma con la legge dell'imposizione marziale emigra a Parigi. Bittere Ernte (Angry Harvest - Raccolto amaro, 1985), ambientato nella Slesia della Seconda Guerra Mondiale, interpretato da Armin Mueller-Stahl, riceve una Nomination all'Oscar come 'Film Straniero' nel 1985, mentre il suo adattamento, da lei stessa diretto, di Hitlerjunge Salomon (Europa, Europa, 1990), per il quale la Agnieszka è particolarmente nota, ottiene la Nomination per la Sceneggiatura nel 1991 e, interpretato da Marco Hofschneider e Julie Delpy, vince il prestigioso Academy Awards come 'Miglior Film Straniero'. Nel 1992 dirige Olivier Olivier ('Premio LAFCA' per la 'Migliore Musica') e l'anno successivo realizza il suo primo film negli Stati Uniti, The Secret Garden (Il giardino segreto), adattamento del classico per ragazzi di Frances Hodgson Burnett. Di seguito realizza Total Eclipse (Poeti dall'inferno, 1995) e Washington Square (Washington Square, 1997), con Jennifer Leigh e Albert Finney. Alla 59a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2002) presenta Julie Walking Home (Il ritorno a casa di Julie) che vede protagonisti Miranda Otto (Julie) e William Fichtner (Henry), con il quale la Agnieszka ritrae i legami che uniscono una famiglia ed esplora con sensibilità il senso di tradimento che minaccia dii distruggerla. Con Copying Beethoven (Io e Beethoven, 2006) si intrattiene con un altro non facile ritratto femminile all'ombra oscurante e illuminante ad un tempo di un genio della musica quale Beethoven.
Bibliografia: 59. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. La Biennale di Venezia, Trucazzano (Mi) 2002, La Biennale di Venezia Editrice Il Castoro, p. 54; >Press-Book<: Io e Beethoven, 2007;
Data di pubblicazione: (14 Giugno 2007)
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