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    Home Page > Ritratti in Celluloide > Registi > Roman Polanski

    Il cinema di Roman Polanski

    Biografia

    (A cura di PATRIZIA FERRETTI)

    (Parigi, FRANCIA 18 agosto 1933 - )

    Rajmund Roman Thierry Polański, in arte ROMAN POLANSKI nasce a Parigi da genitori emigrati polacchi ebrei il 18 Agosto 1933 ma quando ha tre anni, la sua famiglia, piena di nostalgia per il proprio Paese di origine, decide di far ritorno in Polonia, trasferendosi a Cracovia. Nel 1941 il papà di Roman viene deportato a Mathausen, un campo di lavoro in Austria, mentre sua madre viene deportata ad Auschwitz da dove non ritornerà mai più. In quel periodo, il futuro regista vive presso diverse famiglie polacche. Descrivendo quel periodo della sua vita nella sua autobiografia intitolata Roman (1984), il regista confessa che è proprio quella la fase in cui inizia ad appassionarsi al cinema, essendo i film l’unica via di fuga dalla depressione e dalla disperazione che lo sopraffanno. Polanski riesce a sopravvivere nonostante le spaventose esperienze subite: un gruppo di soldati tedeschi lo sceglie a bersaglio e si diverte a vederlo saltellare terrorizzato per schivare i colpi.

    Dopo la guerra, Polanski ritrova suo padre che in seguito si risposerà. A 14 anni il giovane Roman comincia a recitare, lavorando per il teatro, la radio e in seguito per il cinema.
    Nel 1955 Andrzej Wajda lo sceglie per un piccolo ruolo nel film Pokolnie (Generazione) seguito poi da Lotna (1959), Niewinni czarodzieje (Innocent Sorcerers, 1960) e Samson (1961). Il giovane Polanski recita anche in altri film tra i quali Wraki (The Sunken Ship, 1957) di Ewa e Czeslaw Petelski, il film diretto da Julian Dziedzina Koniec nocy (Aspettando la notte, 1957) e quello di Janusz Morgernstern Do widzenia do jutra (See You Tomorrow, 1960). In quel periodo Polanski frequenta la Scuola d’Arte di Cracovia dove studia pittura e grafica.

    Nel 1955 viene ammesso al corso di regia della scuola di cinema di Łódź. Il suo primo film, Rower (The Bicycle, 1955), è ispirato ad un episodio della sua vita quando viene derubato da un uomo accusato di triplice omicidio. Purtroppo, a causa di alcuni grossolani errori fatti in laboratorio, viene sviluppata solo metà della pellicola e il progetto viene abbandonato. Due anni dopo, Polanski fa scandalo a scuola con un sensazionale cortometraggio da un minuto, intitolato Moderstwo (A Murder, 1957). Questo e un altro breve filmato, Usmiech zedbiczny (Toothy Smile), lasciano presagire i temi inquietanti che Polanski avrebbe affrontato nei suoi film degli anni ‘60 e ‘70. Negli altri suoi cortometraggi, di notevole originalità, diretti mentre frequenta la scuola di cinema, Polanski affronta una vasta gamma di soggetti con un approccio spesso perfido, arguto e riflessivo. Tra questi si distinguono Dwaj ludzie z szafa (Due uomini e un armadio, 1958), un piccolo capolavoro realizzato per il Brussels Festival of Experimental Film, dove vince una medaglia di bronzo tra altri numerosi premi. Tuttavia, l’aspetto più interessante di quelle prime opere è la nostalgia, spesso critica, della quale Lampa (1959) e il film di laurea, gdy spadaia z nieba anióly (La caduta degli angeli, 1959), sono gli esempi più notevoli.
    D’altra parte Polanski non porterà mai a termine la sua tesi di laurea e di conseguenza formalmente non si è mai laureato. Tuttavia ‘Kamera’, una società di produzione, lo ingaggia come aiuto regista e, vista la sua perfetta conoscenza del francese, ottiene l’incarico di assistente di Jean-Marie Drot, un regista francese che lavora in Polonia e che sta realizzando una serie di documentari sulla cultura polacca. Polanski lavora anche come assistente di Andrzej Munk per il film Zezowate szczescie (Bad Luck, 1960).

    Tra il 1960 e il 1961 Polanski lavora a Parigi, dove dirige e interpreta un altro cortometraggio, Les gros et le magre (Il grasso e il magro, 1961). Un anno dopo torna in Polonia deciso a realizzare il suo primo lungometraggio, basato su una sceneggiatura scritta da lui stesso e da Jakub Goldberg e Jerzy Skolimowski. Nel frattempo, viste le lentezze burocratiche che ritardano il rilascio di tutti i permessi necessari, Polanski dirige un altro cortometraggio, Szaki (I mammiferi, 1962), prodotto illegalmente con finanziamenti privati venuti da Andrzej Kostenko, all’epoca anche direttore della fotografia e di Wojtek Frykowski.

    Dopo qualche tempo, Polanski comincia finalmente il suo primo lungometraggio Nóz w wodzie (Il coltello nell’acqua, 1962) e nonostante una distribuzione nazionale limitata e la condanna pubblica da parte di Wladyslaw Gomulka, primo segretario del partito comunista polacco, il film riscuote un enorme successo all’estero ottenendo nel 1963 una candidatura all’Oscar come ‘Miglior Film Straniero’….

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    Roman Polanski Biografia Completa in Italiano

    Roman Polanski Biografia Completa in Inglese

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