Il
cinema di Gianni Amelio
Biografia
(San Pietro Magisano, (Catanzaro, Calabria) ITALIA 20 gennaio 1945 - )
Dopo gli studi di Filosofia si trasferisce a Roma negli anni Sessanta. Inizia ad occuparsi di cinema scrivendo per “Giovane critica” e facendo il segretario di edizione. Si forma come operatore cinematografico per iniziare di lì a poco a lavorare come aiuto regista in numerose produzioni, guardando al cinema italiano del periodo, film d’autore, western ma anche caroselli televisivi, per sperimentare tecniche e generi nuovi. Il debutto nel mondo dello spettacolo lo lega però alla TV prima che al cinema, con La fine del gioco, uno dei programmi sperimentali RAI del 1970, tra altri servizi e spot pubblicitari. E’ invece del 1982 l’esordio nella regia cinematografica con Colpire al cuore, con il quale partecipa in concorso a Venezia risultando poi ‘vincitore del Nastro d’argento’. Amelio insegna poi Regia al Centro Studi Cinematografici (CSC) proseguendo la collaborazione con la RAI. Torna a Venezia nel 1988 e due anni più tardi con Porte aperte, per il quale viene candidato all’Oscar, vincendo numerosi altri premi. ‘Gran Premio della Giuria’ a Cannes nel 1992 per Il ladro di bambini, torna ancora a Venezia nel 1994 con Lamerica, aggiudicandosi questa volta l’’Osella d’Oro per la Regia’, e nel 1998 con Così ridevano, vincitore del ‘Leone d’Oro’. Amelio viene indicato come vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali tra cui tre premi EFA per il ‘Miglior Film Europeo’.
Bibliografia: 61a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La Biennale di Venezia, Milano 2004, p. 44, (Mondadori-Electa editore); 55a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La Biennale di Venezia, Trucazzano (Milano), 1998, p. 34; Press-Book Le chiavi di casa, s. p.; Gianni Amelio in Nuovo Dizionario Universale del Cinema di Fernaldo Di Giammatteo (In collaborazione con Cristina Bragaglia)-Gli autori, Roma 1996, pp. 30-31.
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