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Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2018
New Photo Gallery - Keira Knightley è Colette in Colette di Wash Westmoreland:
"Ironicamente mi trovo in una direzione esattamente contraria rispetto ad essa, motivo per cui mi diverto nel calarmi in queste figure totalmente estroverse. Mi piace quel genere di carattere di chi vuole stare al centro dell’attenzione e dice ‘Guardate me, guardate me’. Mi diverte perché io, invece, sono quel genere di persona che sta in disparte, che cerca il modo di andar via o di nascondersi in bagno. Come attrice a volte devi diventare la persona che vuoi essere in netta contrapposizione con ciò che sei realmente... Wash, il regista, e Richard, lo sceneggiatore, avevano intenzione di realizzare questo progetto da quindici anni. Non mi meraviglia che abbiano ottenuto i finanziamenti negli ultimi anni quando prima non sarebbero stati in grado di riceverli. Improvvisamente le storie che si focalizzano sulle donne sono viste tutto a un tratto come attraenti... Mi ritengo fortunata nel non aver mai subito abusi sessuali in questa professione o di non essere mai stata molestata sul set di una pellicola. Tuttavia nella mia vita privata ben quattro volte posso dire di aver subito aggressioni in forma minore in alcuni locali. Penso che ciascuno di noi abbia lottato contro la sua buona dose di mostri. Non riguarda solo le attrici, ma ha a che fare anche con le insegnanti, con le avvocatesse e così via. Non sto parlando nemmeno di uno stupro, ma di gente che è stata palpeggiata al seno da qualcuno che nemmeno conoscevano o di una mano di troppo infilata sotto la gonna. Troppo a lungo si è detto ‘Oh, è una cosa normale’. È terrificante l’idea che questa fosse la nostra risposta. Deve essere stato orrendo per tutte quelle donne coraggiose che si sono fatte avanti e hanno parlato pubblicamente delle loro esperienze. Dobbiamo andare avanti e trovare il modo affinchè questo non accada mai più di nuovo".
Keira Knightley
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