VI. Festival Internazionale del Film di Roma (27 Ottobre-4 Novembre 2011 - 'PINA', L'ATTESISSIMO FILM IN 3D CHE WIM WENDERS HA DEDICATO A PINA BAUSCH, LEGGENDA DELLA DANZA DEL NOVECENTO. In Anteprima al Festival di Roma, al cinema dal 4 Novembre
27/10/2011
- PINA, l'attesissimo film in 3D che WIM WENDERS ha dedicato a Pina Bausch, leggenda della danza del Novecento, viene presentato lunedì 31 ottobre alle 19.30 nella sezione Spettacolo | Eventi Speciali del Festival Internazionale del Film di Roma.
Accolto con entusiasmo dalla critica internazionale, PINA continua a mietere consensi in tutto il mondo ed è stato scelto come candidato tedesco per corsa all'Oscar: la preziosa statuetta sarebbe la prima per WENDERS, dopo una carriera di oltre quarant'anni.
Il film sarà distribuito in Italia da BIM a partire dal 4 novembre.
Ecco una selezione di commenti critici espressi dalla STAMPA STRANIERA:
"Première"
In uno stato di grazia cinematografica vicino a quello de Il cielo sopra Berlino, Wenders trasforma questo omaggio a Pina Bausch in un’esperienza emotiva totale, radiosa e intuitiva, a cui l’uso funzionale del 3D apporta una dimensione tattile inedita.
Bernard Achour
"The Hollywood Reporter"
Sarebbe difficile immaginare una coppia più perfetta di Wim Wenders e Pina Bausch, due artisti tedeschi che hanno lasciato un segno profondo nella regia e nella coreografia moderne, al punto da diventare entrambi delle icone.
Deborah Young
"The Telegraph"
Wenders fa qualcosa di inatteso, usando il 3D come una metafora e creando una memoria plastica della sua amica, scomparsa due anni fa. A un certo punto si smette di guardare al film come a uno spettacolo tridimensionale, venendo semplicemente sopraffatti dal modo in cui il regista ti avvolge nell’atmosfera emotiva del suo omaggio.
Sarah Crompton
"The Times"
Pina segna l’inizio di un uso completamente nuovo del 3D, riuscendo a portare un’esperienza artistica elitaria a un pubblico più ampio. Il film è straordinariamente coinvolgente e si è stento consapevoli del modo in cui Wenders, con geniali tagli di montaggio, permette ai ballerini di invecchiare, cambiare e scomparire come per magia.
Kate Muir
"The Observer"
Pina è un’esperienza elettrizzante e sorprendente. Tutte le coreografie più celebri della Bausch sono presenti, da La Sagra di Primavera a Café Müller, e Wenders ne ambienta diverse in spettacolari spazi aperti. Una visione capace di elevare lo spirito.
Nick James
"Paris Match"
Un’opera geniale. Fisicamente si è in mezzo ai ballerini. Emotivamente, si comprende cosa voglia dire “danza contemporanea”. In un’ora e 43 minuti si ha la possibilità di conoscere la produzione di questa artista fuori dal comune, una delle più importanti del ventesimo secolo.
Catherine Schwaab
LA REDAZIONE
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