Dall'VIII. Festival Internazionale del Film di Roma alla sala cinematografica - 'LEI', DI SPIKE JONZE, con JOAQUIN PHOENIX, SCARLETT JOHANSSON, ROONEY MARA, AMY ADAMS e OLIVIA WILDE. Dal 13 Marzo al cinema distribuito da BIM
10/02/2014
- Con LEI (HER), presentato in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, in uscita al cinema dal 13 Marzo distribuito da BIM, il regista e sceneggiatore SPIKE JONZE conferma il target del suo cinema di innovazione - dai tempi della sua svolta come regista di video musicali e documentarista ai trionfali film creativi Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee, Nel paese delle meraviglie - e si accinge così ad esplorare la natura troppo umana dell'amore attraverso il legame tra un uomo, il Theodore di JOAQUIN PHOENIX, e la coscienza incorporea del suo sistema operativo informatico all'avanguardia con controllo vocale, vale a dire la Samantha di SCARLETT JOHANSSON. Ed è la nascita di una moderna storia di rapporti umani che guarda in modo anticonvenzionale alla natura dell'amore.
Samantha, un'intelligenza artificiale altamente sofisticata, gli dimostra subito affetto ed empatia. Ben presto rivela una propensione all'indipendenza, un malizioso senso dell'umorismo e un talento nel cogliere la vera essenza delle cose, oltre a una gamma di emozioni sempre più ricca. Non appena prende vita, inizia rapidamente a fare progressi, di pari passo con il suo rapporto con Theodore. Come precisa Jonze, il suo ruolo passa da "quello di un'assistente a quello di un'amica fidata e di una confidente e da questo a qualcosa di molto, molto di più". Progettata per apprendere ed evolversi da sola, Samantha è felicissima di ogni nuova esperienza e vuole farne sempre di più, mentre comincia a tirar fuori il meglio di Theodore...
E man mano che Samantha aumenta la sua consapevolezza di sé, Theodore fa altrettanto. La porta con sé nelle sue passeggiate in città, in montagna e al mare, la inserisce nello schema della sua routine quotidiana e, grazie al punto di vista di lei, vede certi fantasmi familiari come non li aveva mai visti prima. E inizia a vedere anche se stesso in modo diverso, un passo che a giudizio del regista è il segno distintivo di ogni amore nascente: "Mostri all'altro un modo differente di guardare le cose e questo è, si spera, l'essenza dell'innamoramento e dell'amore: stare con qualcuno che ha idee che ti eccitano, ti ispirano e ti sfidano".
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